Il saggio si concentra sul prcesso di aziendalizzazione attualmente in atto nel settore pubblico e in quello sanitario in particolare. Ma perché tra le varie forme organizzative possibili proprio quella è stata scelta? Per procedere in questa direzione e cercare di offrire una interpretazione, ci si concentra sul concetto di campo istituzionale, un’arena cioè nella quale interagiscono vari attori (imprese, organizzazioni pubbliche, associazioni di categoria, associazioni professionali, sindacati) che si contaminano vicendevolmente e che contribuiscono a definire standard di riferimento riguardo a differenti dimensioni della vita organizzativa (ad esempio le politiche di gestione del personale, lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi, la ricerca di nuove soluzioni per la risoluzione di problemi, ecc…). Le attuali tendenze al mutamento da parte del settore sanitario vanno rintracciate nell’ambito del campo istituzionale nel quale esso è immerso visto che le strutture di welfare – di cui la sanità rappresenta una parte importante – erogando servizi collettivi, risentono dell’influenza esercita da numerosi soggetti: altre organizzazioni, di mercato e non, di terzo settore, enti regolatori, professionisti, associazioni, ecc… Ebbene, tale campo istituzionale è caratterizzato attualmente da un’idea direttrice in merito alle forme organizzative da adottare al fine di recuperare efficienza: quella che fa riferimento, al termine aziendalizzazione e ai repertori simbolici che tale espressione solleva. Le ragioni ci paiono duplici, fuse assieme, difficilmente separabili sul piano analitico e dunque strettamente intrecciate: una di ordine squisitamente organizzativo e che attiene alle modalità attraverso le quali le organizzazioni assumono una identità e si strutturano in relazione al proprio campo istituzionale di riferimento, l’altra di tipo simbolico-culturale, innestata da processi di isomorfismo e relativa alle convenzioni, alle rappresentazioni socialmente legittimate rispetto alle caratteristiche che le istituzioni pubbliche devono assumere e che fanno riferimento a termini quali de-burocratizzazione, flessibilità delle procedure, orizzontalità dei processi, competizione, ed altro ancora.
Rizza R. (2008). Mutamenti organizzativi e aziendalizzazione dei servizi pubblici:un'analisi interpretativa. MILANO : Franco Angeli.
Mutamenti organizzativi e aziendalizzazione dei servizi pubblici:un'analisi interpretativa
RIZZA, ROBERTO
2008
Abstract
Il saggio si concentra sul prcesso di aziendalizzazione attualmente in atto nel settore pubblico e in quello sanitario in particolare. Ma perché tra le varie forme organizzative possibili proprio quella è stata scelta? Per procedere in questa direzione e cercare di offrire una interpretazione, ci si concentra sul concetto di campo istituzionale, un’arena cioè nella quale interagiscono vari attori (imprese, organizzazioni pubbliche, associazioni di categoria, associazioni professionali, sindacati) che si contaminano vicendevolmente e che contribuiscono a definire standard di riferimento riguardo a differenti dimensioni della vita organizzativa (ad esempio le politiche di gestione del personale, lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi, la ricerca di nuove soluzioni per la risoluzione di problemi, ecc…). Le attuali tendenze al mutamento da parte del settore sanitario vanno rintracciate nell’ambito del campo istituzionale nel quale esso è immerso visto che le strutture di welfare – di cui la sanità rappresenta una parte importante – erogando servizi collettivi, risentono dell’influenza esercita da numerosi soggetti: altre organizzazioni, di mercato e non, di terzo settore, enti regolatori, professionisti, associazioni, ecc… Ebbene, tale campo istituzionale è caratterizzato attualmente da un’idea direttrice in merito alle forme organizzative da adottare al fine di recuperare efficienza: quella che fa riferimento, al termine aziendalizzazione e ai repertori simbolici che tale espressione solleva. Le ragioni ci paiono duplici, fuse assieme, difficilmente separabili sul piano analitico e dunque strettamente intrecciate: una di ordine squisitamente organizzativo e che attiene alle modalità attraverso le quali le organizzazioni assumono una identità e si strutturano in relazione al proprio campo istituzionale di riferimento, l’altra di tipo simbolico-culturale, innestata da processi di isomorfismo e relativa alle convenzioni, alle rappresentazioni socialmente legittimate rispetto alle caratteristiche che le istituzioni pubbliche devono assumere e che fanno riferimento a termini quali de-burocratizzazione, flessibilità delle procedure, orizzontalità dei processi, competizione, ed altro ancora.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.