In quasi tutti i corsi di Laurea di primo livello della Facoltà di Medicina e Chirurgia è presente un Corso integrato di Fisica che al suo interno prevede diversi insegnamenti (Fisica, Informatica, Statistica, etc.) finalizzati a fornire allo studente le basi di conoscenza necessarie per i corsi successivi e le attività professionalizzanti. A questo Corso integrato è attribuito un numero di Crediti Formativi limitato ed i docenti si trovano nella difficoltà di svolgere un programma didattico esteso e diverso per i differenti Corsi di Laurea, con un numero limitato di lezioni, a studenti con preparazione iniziale disomogenea, in un intervallo temporale molto ristretto, in parallelo a numerosi altri Corsi Integrati. Ne deriva una notevole difficoltà per gli studenti ed un risultato didattico quasi sempre insoddisfacente. Un ulteriore elemento di difficoltà è rappresentato dalla mancanza di libri di testo o dalla non corrispondenza testo-programma didattico, che rende lo studio molto difficoltoso soprattutto nei casi di frequenza non assidua, a fronte di un consistente impegno economico per l’acquisto dei manuali relativi ai vari insegnamenti. Queste constatazioni non sono emerse improvvisamente e molti docenti hanno sperimentato nuove modalità didattiche e realizzato materiale di supporto (lucidi, diapositive, fotocopie) innovativo; ma il risultato è stato sempre insoddisfacente ed un ulteriore sforzo di ottimizzazione è quantomeno opportuno. I Corsi di laurea di primo livello della facoltà medica sono molti (una ventina), sono suddivisi in cinque tipologie professionali (Classi), ed attribuiscono al Corso Integrato di Fisica (compreso informatica e Statistica medica), da un minimo di quattro ad un massimo di otto Crediti Formativi. Questo significa che l’insegnamento di Fisica vero e proprio deve contenere tutto il programma tra un minimo di venticinque ed un massimo di cinquanta ore di lezione frontale. Se si dovesse trattare la sola parte teorica fornendo allo studente le conoscenze essenziali del metodo scientifico e richiamare i concetti già studiati alle scuole superiori non sarebbe un obiettivo impossibile (ed è quello che si cerca di fare), ma se si vogliono anche evidenziare aspetti applicativi collegati alla esigenza professionale della specifica classe, si è costretti a fare delle scelte, penalizzando l’una o l’altra parte. Una possibile soluzione al problema (osteggiata da molti docenti perché implica di fatto un abbassamento del livello didattico della parte tradizionale del corso) consiste nel ridurre ad un livello “essenziale” la trattazione generale, rendendola comune a tutti i Corsi di Laurea e destinando ad essa una ventina di ore di lezione, ed impiegare le altre ore disponibili per trattare aspetti di interesse applicativo per la specifica prospettiva professionale. Questa soluzione ha notevoli vantaggi: 1) permette l’accorpamento (per la parte essenziale) dei corsi con numero ridotto di studenti, semplificando l’organizzazione didattica; 2) assegna una importanza specifica ed uno spazio adeguato agli aspetti applicativi; 3) facilita la sperimentazione di metodologie innovative (e-learning) sia per la parte formativa sia per le verifiche finali. Per contro, richiede un impegno specifico dei docenti a predisporre materiale didattico in forma innovativa, adeguata a facilitare lo svolgimento del programma e l’apprendimento degli studenti. Questo manuale vuole essere una prima esperienza in questa direzione; esso si compone di tre parti: a) un corso “essenziale” di fisica, in forma cartacea ed elettronica, b) tutte le diapositive, commentate, utilizzate per il corso, c) una integrazione “applicativa” specifica per ogni Corso di Laurea. E’ evidente che si tratta di una realizzazione complessa, che dovrà essere ottimizzata nel tempo sulla base dell’apprezzamento degli studenti e del risultato didattico.

R. Zannoli, I. Corazza (2008). Elementi di fisica (Per le lauree di primo livello dell'ara medica). BOLOGNA : Società Editrice Esculapio.

Elementi di fisica (Per le lauree di primo livello dell'ara medica)

ZANNOLI, ROMANO;CORAZZA, IVAN
2008

Abstract

In quasi tutti i corsi di Laurea di primo livello della Facoltà di Medicina e Chirurgia è presente un Corso integrato di Fisica che al suo interno prevede diversi insegnamenti (Fisica, Informatica, Statistica, etc.) finalizzati a fornire allo studente le basi di conoscenza necessarie per i corsi successivi e le attività professionalizzanti. A questo Corso integrato è attribuito un numero di Crediti Formativi limitato ed i docenti si trovano nella difficoltà di svolgere un programma didattico esteso e diverso per i differenti Corsi di Laurea, con un numero limitato di lezioni, a studenti con preparazione iniziale disomogenea, in un intervallo temporale molto ristretto, in parallelo a numerosi altri Corsi Integrati. Ne deriva una notevole difficoltà per gli studenti ed un risultato didattico quasi sempre insoddisfacente. Un ulteriore elemento di difficoltà è rappresentato dalla mancanza di libri di testo o dalla non corrispondenza testo-programma didattico, che rende lo studio molto difficoltoso soprattutto nei casi di frequenza non assidua, a fronte di un consistente impegno economico per l’acquisto dei manuali relativi ai vari insegnamenti. Queste constatazioni non sono emerse improvvisamente e molti docenti hanno sperimentato nuove modalità didattiche e realizzato materiale di supporto (lucidi, diapositive, fotocopie) innovativo; ma il risultato è stato sempre insoddisfacente ed un ulteriore sforzo di ottimizzazione è quantomeno opportuno. I Corsi di laurea di primo livello della facoltà medica sono molti (una ventina), sono suddivisi in cinque tipologie professionali (Classi), ed attribuiscono al Corso Integrato di Fisica (compreso informatica e Statistica medica), da un minimo di quattro ad un massimo di otto Crediti Formativi. Questo significa che l’insegnamento di Fisica vero e proprio deve contenere tutto il programma tra un minimo di venticinque ed un massimo di cinquanta ore di lezione frontale. Se si dovesse trattare la sola parte teorica fornendo allo studente le conoscenze essenziali del metodo scientifico e richiamare i concetti già studiati alle scuole superiori non sarebbe un obiettivo impossibile (ed è quello che si cerca di fare), ma se si vogliono anche evidenziare aspetti applicativi collegati alla esigenza professionale della specifica classe, si è costretti a fare delle scelte, penalizzando l’una o l’altra parte. Una possibile soluzione al problema (osteggiata da molti docenti perché implica di fatto un abbassamento del livello didattico della parte tradizionale del corso) consiste nel ridurre ad un livello “essenziale” la trattazione generale, rendendola comune a tutti i Corsi di Laurea e destinando ad essa una ventina di ore di lezione, ed impiegare le altre ore disponibili per trattare aspetti di interesse applicativo per la specifica prospettiva professionale. Questa soluzione ha notevoli vantaggi: 1) permette l’accorpamento (per la parte essenziale) dei corsi con numero ridotto di studenti, semplificando l’organizzazione didattica; 2) assegna una importanza specifica ed uno spazio adeguato agli aspetti applicativi; 3) facilita la sperimentazione di metodologie innovative (e-learning) sia per la parte formativa sia per le verifiche finali. Per contro, richiede un impegno specifico dei docenti a predisporre materiale didattico in forma innovativa, adeguata a facilitare lo svolgimento del programma e l’apprendimento degli studenti. Questo manuale vuole essere una prima esperienza in questa direzione; esso si compone di tre parti: a) un corso “essenziale” di fisica, in forma cartacea ed elettronica, b) tutte le diapositive, commentate, utilizzate per il corso, c) una integrazione “applicativa” specifica per ogni Corso di Laurea. E’ evidente che si tratta di una realizzazione complessa, che dovrà essere ottimizzata nel tempo sulla base dell’apprezzamento degli studenti e del risultato didattico.
2008
279
9788874881598
R. Zannoli, I. Corazza (2008). Elementi di fisica (Per le lauree di primo livello dell'ara medica). BOLOGNA : Società Editrice Esculapio.
R. Zannoli; I. Corazza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/62671
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