I molteplici significati dell’esperienza teatrale: motivazioni, emozioni, cambiamenti identitari.

Nel presente volume vengono narrate in dettaglio le storie di vita di tre di queste compagnie: si era partiti nel 2014 con una ricerca di valutazione qualitativa, richiesta dal Coordinamento stesso, sull’esperienza più antica e consolidata, quella di Arte e Salute a Bologna. A questa prima analisi si sono poi aggiunti i lavori di altre due laureande psicologhe, che sotto la mia supervisione con la stessa griglia di ricerca e di analisi interpretativa (v. cap. 3), hanno approfondito la tematica, mediante osservazioni dirette ed interviste mirate, sull’esperienza de Il Dirigibile di Forlì e di Festina Lente Teatro di Reggio Emilia. Queste tre realtà vengono introdotte e presentate nel cap. 2 secondo due lenti specifiche, quella del regista direttore artistico della compagnia, e quella dell’operatore sanitario, psichiatra o psicologo, che ne sono gli elementi catalizzatori e referenti dell’esperienza teatrale per il servizio di salute mentale. Successivamente nel tentativo di sistematizzare e dare organicità ad un materiale molto ampio, che comprende ben 62 interviste della durata media di un’ora ciascuna, si è deciso di considerare tutto il materiale raccolto dalle tre ricercatrici come un corpus unitario, pur riconoscendo la paternità/maternità dei numerosi brani riportati mediante una legenda, che permette di distinguere soggetti e appartenenze – nella consapevolezza che i singoli sapranno sicuramente riconoscersi nelle sigle utilizzate. La storia qui raccontata è ovviamente filtrata dalla sensibilità e professionalità delle ricercatrici: ci interessava infatti evidenziare alcuni processi psicosociali dell’esperienza delle persone vissuta all’interno e all’esterno della compagnia: le motivazioni, le emozioni, i cambiamenti identitari (cap. 4), l’assunzione di responsabilità e di empowerment (cap. 5), il formarsi e il consolidarsi del senso di comunità relazionale (cap. 6).