Prosegue, con una seconda analisi attribuzionistica, l'indagine sull'apocrifia del Diario postumo, iniziata nel 2013 con le ricerche di authorship svolte in collaborazione con Paolo Canettieri. Proprio sui risultati di quelle indagini si sofferma il presente saggio, cercando una spiegazione alla strana autorialitò di alcuni testi poetici di grafia palesemente apocrifa, nonché sulla presenza, in testi sempre caratterizzati da una grafia non montaliana, di riferimenti ad autori o testi cari a Montale. Una spiegazione plausibile viene individuata nella tecnica centonatoria successiva a registrazione di frammenti di conversazione, che spiegherebbe come testi non montaliani (quindi apocrifi) possano essere parzialmente autentici, perché trascritti da conversazioni con il poeta. Lo stato complessivo di apocrifia della raccolta viene altresì rafforzato dalla scoperta, pubblicata in appendice al volume, di una cartolina postale, recante un testo pseudomontaliano, la cui data di presunta scrittura risulta precedente alla data di autorizzazione ministeriale ricostruita attraverso ricerche di archivio presso il Ministero delle Poste. Una indagine filologica che utilizza quindi i dati provenienti dall'analisi autoptica della grafia, quelli storico documentari, e l'analisi del supporto manoscritto.

Grafie, autorialità, autenticità e Nota a margine: una data sbagliata

PAOLA MARIA CARMELA
2016

Abstract

Prosegue, con una seconda analisi attribuzionistica, l'indagine sull'apocrifia del Diario postumo, iniziata nel 2013 con le ricerche di authorship svolte in collaborazione con Paolo Canettieri. Proprio sui risultati di quelle indagini si sofferma il presente saggio, cercando una spiegazione alla strana autorialitò di alcuni testi poetici di grafia palesemente apocrifa, nonché sulla presenza, in testi sempre caratterizzati da una grafia non montaliana, di riferimenti ad autori o testi cari a Montale. Una spiegazione plausibile viene individuata nella tecnica centonatoria successiva a registrazione di frammenti di conversazione, che spiegherebbe come testi non montaliani (quindi apocrifi) possano essere parzialmente autentici, perché trascritti da conversazioni con il poeta. Lo stato complessivo di apocrifia della raccolta viene altresì rafforzato dalla scoperta, pubblicata in appendice al volume, di una cartolina postale, recante un testo pseudomontaliano, la cui data di presunta scrittura risulta precedente alla data di autorizzazione ministeriale ricostruita attraverso ricerche di archivio presso il Ministero delle Poste. Una indagine filologica che utilizza quindi i dati provenienti dall'analisi autoptica della grafia, quelli storico documentari, e l'analisi del supporto manoscritto.
2016
Montale e pseudo-Montale. Autopsia del «Diario postumo»
143
152
PAOLA MARIA CARMELA
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