Guardare al territorio e all’ambiente in termini di paesaggio significa considerare le molteplici componenti dello spazio che ci circonda come derivanti dalla storia della natura e dalla storia degli uomini. Il paesaggio richiama inoltre la dimensione individuale dell’osservatore e la sua cultura, quindi introduce la dialettica fra soggettivo e oggettivo, individuale e collettivo, nei giudizi di valore. L’approccio paesaggistico risulta pertanto utile, oggi, per comprendere la complessità del territorio e per agire al suo interno in modo da conservare le strutture patrimoniali, identificative di culture e civiltà. Il concetto di paesaggio e i metodi per la sua osservazione, non hanno tuttavia avuto riconoscimenti unanimi nel corso del Novecento, anzi hanno vissuto cicli di oblio e di rinascita, anche all’interno della geografia, che per la sua natura disciplinare ha lo scopo di indagare le relazioni fra l’uomo e l’ambiente. Il contributo si propone di esaminare, attraverso un breve excursus storico-culturale, il pensiero di alcuni geografi ( Alexander Von Humboldt, Lucio Gambi e Eugenio Turri) che hanno tratto dall’approccio paesaggistico modi innovativi per comprendere la realtà territoriale che avevano davanti, testimoniando così la vitalità e la creatività del paesaggio stesso.
Marzia Marchi (2018). Paesaggio e pensiero geografico. Bologna : Bonomo.
Paesaggio e pensiero geografico
Marzia Marchi
2018
Abstract
Guardare al territorio e all’ambiente in termini di paesaggio significa considerare le molteplici componenti dello spazio che ci circonda come derivanti dalla storia della natura e dalla storia degli uomini. Il paesaggio richiama inoltre la dimensione individuale dell’osservatore e la sua cultura, quindi introduce la dialettica fra soggettivo e oggettivo, individuale e collettivo, nei giudizi di valore. L’approccio paesaggistico risulta pertanto utile, oggi, per comprendere la complessità del territorio e per agire al suo interno in modo da conservare le strutture patrimoniali, identificative di culture e civiltà. Il concetto di paesaggio e i metodi per la sua osservazione, non hanno tuttavia avuto riconoscimenti unanimi nel corso del Novecento, anzi hanno vissuto cicli di oblio e di rinascita, anche all’interno della geografia, che per la sua natura disciplinare ha lo scopo di indagare le relazioni fra l’uomo e l’ambiente. Il contributo si propone di esaminare, attraverso un breve excursus storico-culturale, il pensiero di alcuni geografi ( Alexander Von Humboldt, Lucio Gambi e Eugenio Turri) che hanno tratto dall’approccio paesaggistico modi innovativi per comprendere la realtà territoriale che avevano davanti, testimoniando così la vitalità e la creatività del paesaggio stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.