I reperti umani in studio provengono dallo scavo condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna (2009-2011) presso Park Novi Sad (Modena). Essi sono stati rinvenuti in tre discariche pubbliche (SE, SW, NW), utilizzate tra il I e l'inizio del II sec. d.C., poste ai lati di un tratto della strada che collegava Modena a Mantova, e in una vasca per piscicoltura pertinente ad edifici rustici trasformata in discarica al termine del suo utilizzo verso la fine del I sec. d.C. Le ossa si trovavano sparse all’interno dei quattro contesti, con una preponderanza di crani rispetto alle ossa postcraniali. Per l’attribuzione di sesso ed età ci si è avvalsi dei metodi antropologici comunemente in uso. Si sono anche rilevate lesioni causate da eventi traumatici intra vitam, peri o post mortem. Il materiale studiato consiste, nel complesso, in 95 crani, 13 mandibole, 88 ossa lunghe e pochi altri frammenti, nonché in due crani umani rinvenuti, con lo scheletro di un cane, in una buca scavata al fondo della discarica SE (deposizione rituale?). Quasi il 90% dei resti è riferito ad individui adulti, uomini e donne. L’analisi antropologica ha evidenziato la presenza, soprattutto nelle ossa lunghe, di evidenti tracce di trattamento del cadavere (disarticolazione, scarnificazione). Il carattere secondario dei depositi appare chiaro. La vasca si caratterizza per la maggiore completezza dei reperti, la maggiore frequenza di mandibole rispetto ai crani (vasca: 57%; discariche: 11%), per la presenza di due crani con simili lesioni da taglio cicatrizzate e per la presenza di tracce di disarticolazione in tutte le mandibole. L’intero contesto farebbe pensare a resti umani provenienti da sepolture sconvolte, condanne capitali o strage, e trattati come rifiuti, ma la presenza di estese tracce di scarnificazione sulla maggior parte delle ossa lunghe rende l’interpretazione di questo contesto assai problematica.

Valentina Mariotti, Maria Giovanna Belcastro, Donato Labate, Luigi Malnati (2017). I resti umani delle discariche di epoca romana dello scavo ex Parco Novi Sad (Modena).

I resti umani delle discariche di epoca romana dello scavo ex Parco Novi Sad (Modena)

Valentina Mariotti;Maria Giovanna Belcastro;
2017

Abstract

I reperti umani in studio provengono dallo scavo condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna (2009-2011) presso Park Novi Sad (Modena). Essi sono stati rinvenuti in tre discariche pubbliche (SE, SW, NW), utilizzate tra il I e l'inizio del II sec. d.C., poste ai lati di un tratto della strada che collegava Modena a Mantova, e in una vasca per piscicoltura pertinente ad edifici rustici trasformata in discarica al termine del suo utilizzo verso la fine del I sec. d.C. Le ossa si trovavano sparse all’interno dei quattro contesti, con una preponderanza di crani rispetto alle ossa postcraniali. Per l’attribuzione di sesso ed età ci si è avvalsi dei metodi antropologici comunemente in uso. Si sono anche rilevate lesioni causate da eventi traumatici intra vitam, peri o post mortem. Il materiale studiato consiste, nel complesso, in 95 crani, 13 mandibole, 88 ossa lunghe e pochi altri frammenti, nonché in due crani umani rinvenuti, con lo scheletro di un cane, in una buca scavata al fondo della discarica SE (deposizione rituale?). Quasi il 90% dei resti è riferito ad individui adulti, uomini e donne. L’analisi antropologica ha evidenziato la presenza, soprattutto nelle ossa lunghe, di evidenti tracce di trattamento del cadavere (disarticolazione, scarnificazione). Il carattere secondario dei depositi appare chiaro. La vasca si caratterizza per la maggiore completezza dei reperti, la maggiore frequenza di mandibole rispetto ai crani (vasca: 57%; discariche: 11%), per la presenza di due crani con simili lesioni da taglio cicatrizzate e per la presenza di tracce di disarticolazione in tutte le mandibole. L’intero contesto farebbe pensare a resti umani provenienti da sepolture sconvolte, condanne capitali o strage, e trattati come rifiuti, ma la presenza di estese tracce di scarnificazione sulla maggior parte delle ossa lunghe rende l’interpretazione di questo contesto assai problematica.
2017
Privation de sépulture et dépôts humains non sépulcraux dans la Méditerranée antique
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Valentina Mariotti, Maria Giovanna Belcastro, Donato Labate, Luigi Malnati (2017). I resti umani delle discariche di epoca romana dello scavo ex Parco Novi Sad (Modena).
Valentina Mariotti; Maria Giovanna Belcastro; Donato Labate; Luigi Malnati
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/625993
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