C’è un "Popolo Nuovo" che preme ai confini d’Europa. Un popolo che non tornerà più indietro: ha tagliato i ponti alle proprie spalle; iniziato la lunga marcia verso l’Impero di cui preme alle porte. Chiede conto e accoglienza a chi lo ha derubato nel corso dei secoli e ora cerca di ignorarlo. Sono gli abitanti di tutte le città coloniali della sponda sud del nostro mare, un tempo ponte; sono i figli delle “magnifiche sorti e progressive” dell’Occidente, faro della più grande civiltà del mondo e ora madre di un’economia che divora l’umanità. L’accoglienza dei profughi è una delle sfide principali delle città contemporanee europee, la questione su cui si gioca il destino stesso della civiltà europea.
Ilaria Agostini, E.S. (2017). Introduzione. Roma : manifestolibri.
Introduzione
Ilaria Agostini;
2017
Abstract
C’è un "Popolo Nuovo" che preme ai confini d’Europa. Un popolo che non tornerà più indietro: ha tagliato i ponti alle proprie spalle; iniziato la lunga marcia verso l’Impero di cui preme alle porte. Chiede conto e accoglienza a chi lo ha derubato nel corso dei secoli e ora cerca di ignorarlo. Sono gli abitanti di tutte le città coloniali della sponda sud del nostro mare, un tempo ponte; sono i figli delle “magnifiche sorti e progressive” dell’Occidente, faro della più grande civiltà del mondo e ora madre di un’economia che divora l’umanità. L’accoglienza dei profughi è una delle sfide principali delle città contemporanee europee, la questione su cui si gioca il destino stesso della civiltà europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


