La giornata di studi “Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna” (Castelfranco Emilia, Modena) tenutasi nel 2009 in occasione dell’apertura dell’omonima mostra a Castelfranco Emilia, ha convogliato gli interessi comuni di antropologi e archeologi sul problema delle interpretazioni dei contesti funerari, in particolare di quelli cosiddetti anomali, ed è stata occasione per esaminare e riesaminare con attenzione i dati spesso frammentari e incompleti finora in nostro possesso, per fare luce su testimonianze e segnalazioni sempre più diffuse. Vengono presi in esame nel presente contributo i casi rinvenuti nel territorio bolognese e modenese dall’epoca romana fino al Medioevo. Per sepoltura anomala (atipica, non convenzionale, non normativa, deviante, ecc.) si intende quella in cui al defunto è riservato un trattamento differente da quello ritenuto la norma per quel periodo e in quella società. Il repertorio di tali trattamenti è vario e diversificato anche in contesti cronologici e geografici relativamente ristretti. Dal punto di vista metodologico abbiamo individuato pattern ricorrenti (sepoltura prona, infissione di chiodi, asportazione o dislocamento di parti del corpo, ecc.) che possono diventare strumento utile per procedere negli aspetti interpretativi (pratiche vs. rituali), avvalendoci anche del confronto con altri contesti e con altri settori di studio.
Mariotti V, M.M. (2016). Le sepolture anomale dell'Emilia Romagna dall’epoca romana al Medioevo.
Le sepolture anomale dell'Emilia Romagna dall’epoca romana al Medioevo
Mariotti V;Belcastro MG
2016
Abstract
La giornata di studi “Sepolture anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall’epoca classica al Medioevo in Emilia Romagna” (Castelfranco Emilia, Modena) tenutasi nel 2009 in occasione dell’apertura dell’omonima mostra a Castelfranco Emilia, ha convogliato gli interessi comuni di antropologi e archeologi sul problema delle interpretazioni dei contesti funerari, in particolare di quelli cosiddetti anomali, ed è stata occasione per esaminare e riesaminare con attenzione i dati spesso frammentari e incompleti finora in nostro possesso, per fare luce su testimonianze e segnalazioni sempre più diffuse. Vengono presi in esame nel presente contributo i casi rinvenuti nel territorio bolognese e modenese dall’epoca romana fino al Medioevo. Per sepoltura anomala (atipica, non convenzionale, non normativa, deviante, ecc.) si intende quella in cui al defunto è riservato un trattamento differente da quello ritenuto la norma per quel periodo e in quella società. Il repertorio di tali trattamenti è vario e diversificato anche in contesti cronologici e geografici relativamente ristretti. Dal punto di vista metodologico abbiamo individuato pattern ricorrenti (sepoltura prona, infissione di chiodi, asportazione o dislocamento di parti del corpo, ecc.) che possono diventare strumento utile per procedere negli aspetti interpretativi (pratiche vs. rituali), avvalendoci anche del confronto con altri contesti e con altri settori di studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.