Quale misteriosa nube simbolica cela personaggi, episodi o frasi evocative di sotterranee verità, impenetrabili se non procedendo a pazienti analisi variantistiche? Che cosa ha voluto nascondere Bassani quando ha distribuito le parti e ha animato comportamenti non sempre linearmente comprensibili? Quanti segreti custodiscono i racconti, c’è forse un Bassani segreto? Quale rapporto corre fra le storie ferraresi e l’antifascista legato al Partito d’Azione, nelle cui file lo scrittore militò scampando la morte in quella notte del ’43? Le Cinque storie ferraresi sono un esempio di narrazione in parte ispirata dai principi democratici del Partito d’Azione e dallo storicismo liberale di Benedetto Croce e, allo stesso tempo, i rapporti interni dei testi mostrano come Bassani abbia creato anche sorprendenti analogie con autori e opere appartenenti alla tradizione degli ideali risorgimentali. Lo scrittore formato dal programma liberalsocialista di Carlo Rosselli documenta le ritualità politiche del dopoguerra in parte echeggianti quelle del morto regime, i trasformismi post-bellici dei ceti abbienti, l’intreccio perverso fra vecchia politica e nuovi opportunismi. E’ il canovaccio di una società in fuga da ogni assunzione di responsabilità verso l’ingloriosa complicità con la Repubblica sociale. Le Storie moltiplicano ad un tempo la passione severa dello storico, che alle tentazioni post-belliche dell’oblio oppone il suo inflessibile concetto di memoria e di giustizia, il codice notturno del narratore dal linguaggio sovente misterioso, la rivolta del discriminato e le speranze del partigiano: l’essenza di questi racconti è il dramma.
Piero Pieri (2008). Memoria e Giustizia. Le "Cinque Storie Ferraresi" di Giorgio Bassani. PISA : ETS.
Memoria e Giustizia. Le "Cinque Storie Ferraresi" di Giorgio Bassani
PIERI, PIERO
2008
Abstract
Quale misteriosa nube simbolica cela personaggi, episodi o frasi evocative di sotterranee verità, impenetrabili se non procedendo a pazienti analisi variantistiche? Che cosa ha voluto nascondere Bassani quando ha distribuito le parti e ha animato comportamenti non sempre linearmente comprensibili? Quanti segreti custodiscono i racconti, c’è forse un Bassani segreto? Quale rapporto corre fra le storie ferraresi e l’antifascista legato al Partito d’Azione, nelle cui file lo scrittore militò scampando la morte in quella notte del ’43? Le Cinque storie ferraresi sono un esempio di narrazione in parte ispirata dai principi democratici del Partito d’Azione e dallo storicismo liberale di Benedetto Croce e, allo stesso tempo, i rapporti interni dei testi mostrano come Bassani abbia creato anche sorprendenti analogie con autori e opere appartenenti alla tradizione degli ideali risorgimentali. Lo scrittore formato dal programma liberalsocialista di Carlo Rosselli documenta le ritualità politiche del dopoguerra in parte echeggianti quelle del morto regime, i trasformismi post-bellici dei ceti abbienti, l’intreccio perverso fra vecchia politica e nuovi opportunismi. E’ il canovaccio di una società in fuga da ogni assunzione di responsabilità verso l’ingloriosa complicità con la Repubblica sociale. Le Storie moltiplicano ad un tempo la passione severa dello storico, che alle tentazioni post-belliche dell’oblio oppone il suo inflessibile concetto di memoria e di giustizia, il codice notturno del narratore dal linguaggio sovente misterioso, la rivolta del discriminato e le speranze del partigiano: l’essenza di questi racconti è il dramma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.