Nei saggi che illustrano la sezione del catalogo della mostra Mvtina splendidissima, dedicata al Seicento e curata da chi scrive, l’indagine sul rapporto fra la Modena del XVII secolo e le sue radici romane prende avvio dall’analisi della nuova situazione politica verificatasi proprio a inizio secolo con il trasferimento della capitale estense da Ferrara a Modena, che impone ai modenesi una vicinanza al potere a cui non erano avvezzi. Vengono presi in esame in parallelo gli atteggiamenti del governo cittadino (la Comunità) e dei duchi regnanti davanti all’antico, che si manifestano da un lato nel progetto di decorazione di una nuova sala di riunione in Palazzo Comunale, e dall’altro nella definizione di spazi cittadini di cui i duchi si appropriano in funzione residenziale ma anche di promozione. Viene dunque condotto lo studio del programma originario e dell’iconografia effettivamente realizzata della Sala detta del Vecchio Consiglio, ispirata all’antico; e delle prime imprese ducali, che si concentrano sul disegno dei giardini, idealmente collegati all’aetas aurea del mito antico e alla capacità riconosciuta ai signori di plasmare la natura. Viene poi studiata la Galleria delle medaglie e dei disegni allestita da Francesco II d’Este a partire dal 1675, presa in esame dal punto di vista dei materiali raccolti e dell’allestimento. Grazie allo studio della documentazione d’archivio (pagamenti; inventario) è stato possibile realizzarne la ricostruzione virtuale in 3D, di cui il saggio chiarisce il procedimento.
Sonia Cavicchioli (2017). Un’antichità esemplare: Modena capitale del ducato [saggi: I duchi e la Comunità davanti all’antico; Antichità per exempla. La decorazione della sala del Vecchio Consiglio (1604-1608) e la non semplice convivenza col duca; «Un ricco studio di antiche Medaglie, di Camei, di Statue»: la galleria di Francesco II d’Este e la sua ricostruzione virtuale]. Roma : De Luca editori d’arte.
Un’antichità esemplare: Modena capitale del ducato [saggi: I duchi e la Comunità davanti all’antico; Antichità per exempla. La decorazione della sala del Vecchio Consiglio (1604-1608) e la non semplice convivenza col duca; «Un ricco studio di antiche Medaglie, di Camei, di Statue»: la galleria di Francesco II d’Este e la sua ricostruzione virtuale]
Sonia Cavicchioli
2017
Abstract
Nei saggi che illustrano la sezione del catalogo della mostra Mvtina splendidissima, dedicata al Seicento e curata da chi scrive, l’indagine sul rapporto fra la Modena del XVII secolo e le sue radici romane prende avvio dall’analisi della nuova situazione politica verificatasi proprio a inizio secolo con il trasferimento della capitale estense da Ferrara a Modena, che impone ai modenesi una vicinanza al potere a cui non erano avvezzi. Vengono presi in esame in parallelo gli atteggiamenti del governo cittadino (la Comunità) e dei duchi regnanti davanti all’antico, che si manifestano da un lato nel progetto di decorazione di una nuova sala di riunione in Palazzo Comunale, e dall’altro nella definizione di spazi cittadini di cui i duchi si appropriano in funzione residenziale ma anche di promozione. Viene dunque condotto lo studio del programma originario e dell’iconografia effettivamente realizzata della Sala detta del Vecchio Consiglio, ispirata all’antico; e delle prime imprese ducali, che si concentrano sul disegno dei giardini, idealmente collegati all’aetas aurea del mito antico e alla capacità riconosciuta ai signori di plasmare la natura. Viene poi studiata la Galleria delle medaglie e dei disegni allestita da Francesco II d’Este a partire dal 1675, presa in esame dal punto di vista dei materiali raccolti e dell’allestimento. Grazie allo studio della documentazione d’archivio (pagamenti; inventario) è stato possibile realizzarne la ricostruzione virtuale in 3D, di cui il saggio chiarisce il procedimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


