Strategie guglielmine per le gallerie e i musei di Germania. Il ruolo di Wilhelm von Bode (1845-1929) per la rivisitazione del Rinascimento Nel 1815, l’allora re di Prussia Federico Guglielmo III acquistò a Parigi 157 dipinti della collezione Giustiniani che il mercante parigino Féréol Bonnemaison dopo tre anni dall'incarico non era ancora riuscito a vendere. Il re poté comprare l’intera collezione e ancora altri 14 quadri con i soldi dei francesi. Riuscì infatti a far accollare la spesa, 540.000 franchi, al governo di Parigi che aveva accettato per la stessa somma di assistere i reduci della guerra napoleonica. La Prussia sborsò solo 8000 franchi e l’intera operazione fu presentata quale un trofeo di guerra. Federico Guglielmo prediligeva l'arte italiana del Rinascimento. L’intento del re era di istituire un pubblico museo a Berlino. Nel 1821 decide l'acquisto dei primitivi italiani della collezione di Edward Solly, il ricco inglese mercante di legname, che viveva a Berlino. Ne seguì la creazione con Schinkel dell’Altes Museum per ospitare queste nuove ricchezze d’arte, la sua inaugurazione si ebbe il 3 agosto 1830. Attore, promotore e regista sul suolo germanico, in musei, in collezioni private, nell'editoria d'arte, primo curator del berlinese Kaiser Friedrich Museum è stato Arnold Wilhelm von Bode (Calvörde, 1845 ─Berlino, 1929). I suoi anni di lavoro coincidono con il succedersi di tre sovrani: Federico Guglielmo III, Guglielmo I e dal 1888 Guglielmo II, ultimo imperatore, tutti tesi a dare lustro alla ricomposta nazione tedesca, alla casa regnante e alla borghesia emergente.
Titolo: | Strategie guglielmine per le gallerie e I musei di Germania. Il ruolo di Wilhelm von Bode (1845-1929) per la rivisitazione del Rinascimento | |
Autore/i: | Pigozzi, Marinella | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2017 | |
Titolo del libro: | Dialogo tra Italia e Gemania. Arte, Letteratura, Musica | |
Pagina iniziale: | 101 | |
Pagina finale: | 115 | |
Abstract: | Strategie guglielmine per le gallerie e i musei di Germania. Il ruolo di Wilhelm von Bode (1845-1929) per la rivisitazione del Rinascimento Nel 1815, l’allora re di Prussia Federico Guglielmo III acquistò a Parigi 157 dipinti della collezione Giustiniani che il mercante parigino Féréol Bonnemaison dopo tre anni dall'incarico non era ancora riuscito a vendere. Il re poté comprare l’intera collezione e ancora altri 14 quadri con i soldi dei francesi. Riuscì infatti a far accollare la spesa, 540.000 franchi, al governo di Parigi che aveva accettato per la stessa somma di assistere i reduci della guerra napoleonica. La Prussia sborsò solo 8000 franchi e l’intera operazione fu presentata quale un trofeo di guerra. Federico Guglielmo prediligeva l'arte italiana del Rinascimento. L’intento del re era di istituire un pubblico museo a Berlino. Nel 1821 decide l'acquisto dei primitivi italiani della collezione di Edward Solly, il ricco inglese mercante di legname, che viveva a Berlino. Ne seguì la creazione con Schinkel dell’Altes Museum per ospitare queste nuove ricchezze d’arte, la sua inaugurazione si ebbe il 3 agosto 1830. Attore, promotore e regista sul suolo germanico, in musei, in collezioni private, nell'editoria d'arte, primo curator del berlinese Kaiser Friedrich Museum è stato Arnold Wilhelm von Bode (Calvörde, 1845 ─Berlino, 1929). I suoi anni di lavoro coincidono con il succedersi di tre sovrani: Federico Guglielmo III, Guglielmo I e dal 1888 Guglielmo II, ultimo imperatore, tutti tesi a dare lustro alla ricomposta nazione tedesca, alla casa regnante e alla borghesia emergente. | |
Abstract: | Wilhelminische Strategien für die Galerien und Museen Deutschlands. Wilhelm von Bodes (1845-1929) Rolle in der Neuinterpretation der Renaissance Friedriech Wilhelm III König von Preußen kaufte 1815 in Paris 157 Gemälde der Sammlung Giustiniani, die der Pariser Händler Féréol Bonnemaison drei Jahre nach der Erteilung des Verkaufsauftrags noch nicht verkauft hatte. Der König konnte die ganze Sammlung zusammen mit 14 weiteren Bildern von den 540.000 Francs kaufen, die die Pariser Regierung für die Versorgung der preußischen Heimkehrer der Napoleonischen Kriege zahlte, die Friedriech Wilhelm III aber für die Gemälde bestimmte. Insgesamt gab Preußen nur 8000 Francs für die Sammlung aus und feierte sie als Siegestrophäe. Friedrich Wilhelm III bevorzugte die italienische Kunst der Renaissance und hatte vor, ein öffentliches Museum in Berlin zu errichten. 1821 beschloss er, die primitiven italienischen Werke der Sammlung des reichen und in Berlin wohnhaften englischen Holzhändlers Edward Solly zu kaufen; um die neuen Kunstwerke ausstellen zu können, entwarf er dann mit Schinkel das Alte Museum, dessen Einweihung am 3. August 1830 stattfand. Auf deutschem Boden spielte Arnold Wilhelm von Bode (Calvörde, 1845 – Berlin, 1929) eine Hauptrolle bei der Stiftung und Gestaltung von Museen und privaten Sammlungen sowie im Kunstverlagswesen. Er war außerdem der erste Kurator des Berliner Kaiser-Friedrich-Museums. Er arbeitete unter der Herrschaft eines Königs und zweier Kaiser, die der deutschen Nation, der preußischen Dynastie und dem aufsteigenden Bürgertum Ehre machen wollten: Friedrich Wilhelm III, Wilhelm I und ab 1888 Wilhelm II. | |
Data stato definitivo: | 25-feb-2018 | |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |