La parodie ironique de l’“utopie” bourgeoise dans Erewhon de Samuel Butler

Il saggio riscatta questo grande intellettuale del secondo Ottocento inglese dalla nomea di scrittore bizzarro e paradossale, presentando ed illustrando "la" chiave di lettura giusta e stiricamente documentata per vedere in "Erewhon" (la sua opera più nota e controversa) non più un' accozzaglia di superati problemi vittoriani, quanto invece un lucido specchio critico della società borghese contemporanea e delle sue dinamiche più profonde. Proprio decostruendo la "parodia ironica" dei nodi nevralgici del capitalismo vittoriano "Erewhon" si rivela in tutta la sua coerenza e attualità. Il saggio è diviso in tre paragrafi: "Un'opera bizzarra"; "Un viaggiatore pittoresco", "Noi Robinson allo specchio". Si conferma l'importanza di "Erewhon" nel canone come capostipite del filone della letteratura distopica e modello formale della distopia del Novecento (Orwell).