‘Pick up those pieces’: mémoire et écriture dans Nineteen Eighty-Four de George Orwell

Il saggio indaga le varie vicende del "mito di Orwell" per soffermarsi sulle ragioni dell'attuale, relativo disinteresse critico verso lo scrittore a fronte della persistente, anzi sempre crescente, vitalità della sua opera nella rete e nel linguaggio sociologico e politico quotidiano. Con Big Brother, il Doublethink, il newspeak, "Nineteen Eighty-Four" ("1984") è indubbiamente entrato nell'immaginario collettivo contemporaneo, come Frankenstein o il Dr Jekyl: le ragioni sono certamente dovute alla grandezza di Orwell come scrittore distopico, alla sua abilità nell'uso del linguaggio fantastico per dare adeguata espressione da un lato all'isolamento e alla paura dell'uomo contemporaneo e dall'altro al suo senso di nostalgia e di speranza. Il saggio si sviluppa intorno a tre temi: "Il mito di Orwell", "La provocazione della scrittura distopica", "Gli "atleti della mente" e la metabilizzazione del passato".