INTRODUZIONE ALLA II EDIZIONE

Questo capitolo introduttivo condensa in 15 pagine discorsi importanti, alcuni dei quali del tutto nuovi nell'ambito della critica italiana. Nello spiegare infatti le motivazioni per cui un'opera del 1983, quale appunto "La zitella illetterata", rimanga non solo valida, ma attuale nel panorama della critica austeniana contemporanea, alla luce dei più recenti studi culturali e della ricezione, si delinea per la prima volta la storia della ricezione dei romanzi austeniani in Italia. In tale storia, dominata, al di là degli interessi degli editori, dalla scuola romana di Mario Praz ed allievi, viene posta nel debito risalto l'allora ignorata scuola di Bologna, che si rifaceva alla critica stilistica di Emilio Cecchi e di Carlo Izzo, e la cui voce trova oggi, come si è detto, conferma e consenso nel contesto internazionale, tanto da attrarre nei suoi convegni ed imprese editoriali rinomati studiosi austeniani di tutte le parti del "English speaking world".