Andrea Benetti per l’occasione di questa mostra ha usato il simbolo degli occhi per avvicinarsi a una tematica inconsueta per il suo percorso artistico: la pittura scarna e sintetica è sostituita da fotografie realisticamente documentative che senza nessuna mediazione digitale si aprono a fornirci uno spaccato di espressioni e situazioni femminili di ogni età e ci forniscono un panorama di sguardi volti, o per meglio dire rivolti, sulla realtà dell’essere donna oggi. Ingrandimenti invadenti e forse anche scomodi di tanti modi di guardare il mondo, di rivolgersi all’altro da sé con coerenza, con fierezza e talvolta con una punta di malcelata sfida nei confronti di un problema sempre più impellente cui occorre porre rimedio. I blow up di questi sguardi di donne anonime, ma non per questo meno presenti e consce della loro identità e potenza, fungono da moniti silenziosi invitando gli spettatori a tenere aperti gli occhi affinché si riesca a disinnescare la tendenza odiosa e spaventosa della violenza sul genere femminile.
Silvia Grandi (2017). Volti contro la violenza. Andrea Benetti. Bologna : Qudulibri.
Volti contro la violenza. Andrea Benetti
Silvia Grandi
Writing – Original Draft Preparation
2017
Abstract
Andrea Benetti per l’occasione di questa mostra ha usato il simbolo degli occhi per avvicinarsi a una tematica inconsueta per il suo percorso artistico: la pittura scarna e sintetica è sostituita da fotografie realisticamente documentative che senza nessuna mediazione digitale si aprono a fornirci uno spaccato di espressioni e situazioni femminili di ogni età e ci forniscono un panorama di sguardi volti, o per meglio dire rivolti, sulla realtà dell’essere donna oggi. Ingrandimenti invadenti e forse anche scomodi di tanti modi di guardare il mondo, di rivolgersi all’altro da sé con coerenza, con fierezza e talvolta con una punta di malcelata sfida nei confronti di un problema sempre più impellente cui occorre porre rimedio. I blow up di questi sguardi di donne anonime, ma non per questo meno presenti e consce della loro identità e potenza, fungono da moniti silenziosi invitando gli spettatori a tenere aperti gli occhi affinché si riesca a disinnescare la tendenza odiosa e spaventosa della violenza sul genere femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.