I Post-colonial Studies si affermano a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso come uno degli ambiti centrali della riflessione critica contemporanea, in concomitanza con l’accelerazione dei processi di smantellamento degli imperi coloniali europei. Da questo punto di vista il prefisso “post-” deve intendersi in senso letterale, cioè come un indicatore cronologico di consequenzialità e quindi di frattura con il passato coloniale. Tuttavia, ben presto è emerso un altro modo di intendere quel “post-”, la cui carica ideologica ha comportato un vero e proprio sovvertimento del significato – per cui il “post-coloniale” non è quel che viene dopo il colonialismo ma ciò che del colonialismo non finisce – significato che i PCS hanno assunto come proprio vessillo. “Postcoloniale” passa cioè, nel giro di poco tempo, a simboleggiare non la fine ma la persistenza (anche sotto altra forma) della condizione coloniale nel mondo globale attuale, e, contemporaneamente, a indicare un insieme di pratiche di resistenza al neocolonialismo, ossia alle forme di dominio e assoggettamento portate avanti anche oltre le ideologie colonialiste. È questa l’interpretazione più convincente e stimolante dei PCS, anche se non basta a dare unitarietà.

La critica al diritto (neo)coloniale: i Post-Colonial Studies

silvia vida
2017

Abstract

I Post-colonial Studies si affermano a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso come uno degli ambiti centrali della riflessione critica contemporanea, in concomitanza con l’accelerazione dei processi di smantellamento degli imperi coloniali europei. Da questo punto di vista il prefisso “post-” deve intendersi in senso letterale, cioè come un indicatore cronologico di consequenzialità e quindi di frattura con il passato coloniale. Tuttavia, ben presto è emerso un altro modo di intendere quel “post-”, la cui carica ideologica ha comportato un vero e proprio sovvertimento del significato – per cui il “post-coloniale” non è quel che viene dopo il colonialismo ma ciò che del colonialismo non finisce – significato che i PCS hanno assunto come proprio vessillo. “Postcoloniale” passa cioè, nel giro di poco tempo, a simboleggiare non la fine ma la persistenza (anche sotto altra forma) della condizione coloniale nel mondo globale attuale, e, contemporaneamente, a indicare un insieme di pratiche di resistenza al neocolonialismo, ossia alle forme di dominio e assoggettamento portate avanti anche oltre le ideologie colonialiste. È questa l’interpretazione più convincente e stimolante dei PCS, anche se non basta a dare unitarietà.
2017
Le teorie critiche del diritto
79
108
silvia vida
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