Riabilitazione postchirurgica nelle fratture dell’acetabolo e della pelvi

Introduzione La letteratura a tutt’oggi ci mostra come gli esiti di interventi per fratture di acetabolo e pelvi possano comportare disabilità persistente e dolore cronico, con un grado di severità variabile in relazione al sito di frattura (nelle fratture della pelvi gli outcome relativi a funzione e dolore sono meno soddisfacenti) e all’instabilità o stabilità di questa (Mkandawire NC et al 2002; Gruen GS et al 1995, Moed Br & Mc Michael JC 2007). E’ opinione condivisa che, al fine di minimizzare tale forte impatto negativo su menomazione e disabilità, la riabilitazione giochi un ruolo centrale (Borrelli J et al 2006), anche se, per l’esiguità della letteratura a riguardo, non è possibile delinearne chiaramente potenzialità e limiti . Le indicazioni terapeutiche proposte in questo capitolo dovranno essere comunque adattate alle condizioni specifiche del caso, secondo le indicazioni tecniche del chirurgo, i parametri oggettivi raccolti durante la valutazione fisioterapica, le informazioni fornite dal paziente stesso.