In passato, lo shock era definito come un quadro di grave ipotensione, con conseguente ipoperfusione tissutale e collasso cardiocircolatorio, che conduceva, se non trattato, alla disfunzione multiorgano (multi-organ failure - MOF) e all’exitus. Oggigiorno, grazie a una migliore comprensione dei meccanismi biochimici dello shock, si considera che questa definizione sia incompleta, in quanto, nonostante quello descritto sia il percorso tipico di questa sindrome, l’ipoperfusione non ne è sempre il primum movens. Attualmente, lo shock viene definito come una sindrome con coinvolgimento multi-distrettuale causata dall’alterazione dei processi metabolici ed energetici cellulari, che possono essere inficiati sia da un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti (shock ipoperfusivo) sia da un danno primitivo cellulare (shock settico). L’insieme di segni e sintomi che caratterizzano clinicamente lo shock sono i meccanismi fisiologici di compenso che, fallendo nel tentativo, finiscono per generare un circolo vizioso in cui le turbe omeostatiche si automantengono, fino al decesso del paziente.
Balzani Aleassio, N. (2017). Shock in Chirurgia. Bologna : Soc. Editrice Esculapio srl.
Shock in Chirurgia
Nardo Bruno
2017
Abstract
In passato, lo shock era definito come un quadro di grave ipotensione, con conseguente ipoperfusione tissutale e collasso cardiocircolatorio, che conduceva, se non trattato, alla disfunzione multiorgano (multi-organ failure - MOF) e all’exitus. Oggigiorno, grazie a una migliore comprensione dei meccanismi biochimici dello shock, si considera che questa definizione sia incompleta, in quanto, nonostante quello descritto sia il percorso tipico di questa sindrome, l’ipoperfusione non ne è sempre il primum movens. Attualmente, lo shock viene definito come una sindrome con coinvolgimento multi-distrettuale causata dall’alterazione dei processi metabolici ed energetici cellulari, che possono essere inficiati sia da un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti (shock ipoperfusivo) sia da un danno primitivo cellulare (shock settico). L’insieme di segni e sintomi che caratterizzano clinicamente lo shock sono i meccanismi fisiologici di compenso che, fallendo nel tentativo, finiscono per generare un circolo vizioso in cui le turbe omeostatiche si automantengono, fino al decesso del paziente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.