Lo scritto si propone di affrontare il tema degli strumenti del disegno nell'epoca della III generazione del digitale. Si tratta di un argomento sempre stato centrale nell’attività dell’architetto e nella formazione dei propri strumenti di lavoro che ha assunto una nuova dimensione alla luce del fatto che l’introduzione del digitale ha sostanzialmente alterato gli schemi mediatici di rappresentazione del progetto di architettura e del suo rilievo poiché i dispositivi messi a punto per le operazioni di input e output ne hanno alterato il rapporto di mnème. A ciò si aggiunga che lo schema mediatico operativo del digitale ha portato ad una sostanziale separazione tra ‘fare’ e ‘vedere’. Rimasti costantemente unificati nell’interfaccia del foglio da disegno fino alla fine del millennio scorso sono stati separati dai sistemi numerici digitali, giacché l’interfaccia di visualizzazione (il monitor) raramente è anche l’interfaccia di creazione del progetto - di solito affidata ad altro dispositivo (mouse, tastiera, etc.) di cui abbiamo solamente un riflesso a-posteriori. Lo scritto ripercorre quindi i principali caratteri di questo mutamento partendo dal concetto di realtà virtuale, e passando poi in rassegna - secondo la dicotomia testè indicata, dapprima gli strumenti per vedere il progetto e poi quelli per disegnare il progetto.

Architectorum delineamenta, ovvero le interfacce di lavoro dell’architetto / M.Gaiani. - STAMPA. - (2008), pp. 74-119.

Architectorum delineamenta, ovvero le interfacce di lavoro dell’architetto

GAIANI, MARCO
2008

Abstract

Lo scritto si propone di affrontare il tema degli strumenti del disegno nell'epoca della III generazione del digitale. Si tratta di un argomento sempre stato centrale nell’attività dell’architetto e nella formazione dei propri strumenti di lavoro che ha assunto una nuova dimensione alla luce del fatto che l’introduzione del digitale ha sostanzialmente alterato gli schemi mediatici di rappresentazione del progetto di architettura e del suo rilievo poiché i dispositivi messi a punto per le operazioni di input e output ne hanno alterato il rapporto di mnème. A ciò si aggiunga che lo schema mediatico operativo del digitale ha portato ad una sostanziale separazione tra ‘fare’ e ‘vedere’. Rimasti costantemente unificati nell’interfaccia del foglio da disegno fino alla fine del millennio scorso sono stati separati dai sistemi numerici digitali, giacché l’interfaccia di visualizzazione (il monitor) raramente è anche l’interfaccia di creazione del progetto - di solito affidata ad altro dispositivo (mouse, tastiera, etc.) di cui abbiamo solamente un riflesso a-posteriori. Lo scritto ripercorre quindi i principali caratteri di questo mutamento partendo dal concetto di realtà virtuale, e passando poi in rassegna - secondo la dicotomia testè indicata, dapprima gli strumenti per vedere il progetto e poi quelli per disegnare il progetto.
2008
Abitare virtuale significa rappresentare
74
119
Architectorum delineamenta, ovvero le interfacce di lavoro dell’architetto / M.Gaiani. - STAMPA. - (2008), pp. 74-119.
M.Gaiani
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