Il saggio prende in considerazione il progetto del collegio e della chiesa dal momento della fondazione, mettendo in luce attraverso fonti e documenti ricavati dall’Archivio del Collegio e dall’Archivio di Stato di Modena la stretta relazione di questo luogo cardine della storia e cultura modenese con la corte ducale estense. Il contributo segue dunque il progetto architettonico e la decorazione della chiesa, ravvisandone le peculiarità e i rapporti con la cultura romana, e studiando l’operato dei principali artisti coinvolti, tutti legati ai signori della città. In particolare studia lo straordinario apparato decorativo in stucco approntato da Antonio Traeri come cornice monumentale dell’altare maggiore, chiarendone il progetto iconografico, fino ad ora mai individuato, grazie al riconoscimento delle figure allegoriche e al confronto con un dettagliato disegno coevo alla realizzazione della decorazione. Mette inoltre in luce gli affreschi che decorano l’abside ma sono nascosti dalla decorazione a stucco, segnalati fugacemente nel 1982 da Enrichetta Cecchi Gattolin e mai studiati: conducendone l’analisi stilistica ne avanza l’attribuzione a Jacopino Consetti.
Sonia Cavicchioli (2017). Il Palazzo e la Chiesa. Modena : Franco Cosimo Panini.
Il Palazzo e la Chiesa
Sonia Cavicchioli
2017
Abstract
Il saggio prende in considerazione il progetto del collegio e della chiesa dal momento della fondazione, mettendo in luce attraverso fonti e documenti ricavati dall’Archivio del Collegio e dall’Archivio di Stato di Modena la stretta relazione di questo luogo cardine della storia e cultura modenese con la corte ducale estense. Il contributo segue dunque il progetto architettonico e la decorazione della chiesa, ravvisandone le peculiarità e i rapporti con la cultura romana, e studiando l’operato dei principali artisti coinvolti, tutti legati ai signori della città. In particolare studia lo straordinario apparato decorativo in stucco approntato da Antonio Traeri come cornice monumentale dell’altare maggiore, chiarendone il progetto iconografico, fino ad ora mai individuato, grazie al riconoscimento delle figure allegoriche e al confronto con un dettagliato disegno coevo alla realizzazione della decorazione. Mette inoltre in luce gli affreschi che decorano l’abside ma sono nascosti dalla decorazione a stucco, segnalati fugacemente nel 1982 da Enrichetta Cecchi Gattolin e mai studiati: conducendone l’analisi stilistica ne avanza l’attribuzione a Jacopino Consetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


