Oggetto di indagine sono i testi riconducibili alla materia cavalleresca, i temi trattati e la loro fortuna nel corso del tempo, il modo in cui i testi incontrano formule di esecuzione canora. Formule che partecipano, tanto quanto le fonti testuali, a determinare la concretezza storica del fenomeno cavalleresco, configurando una tradizione che ha percorso in Italia sia la cultura scritta che quella orale per almeno sette secoli, fino alla contemporaneità. E contemporaneo è, infatti, il punto di partenza di questa indagine, che dà conto di una pratica socialmente condivisa: i poeti improvvisatori in ottava rima della Maremma toscana e della Sabina, nel Lazio, ancora oggi usano questa materia nelle loro composizioni orali, e nel loro percorso di formazione non può mancare la lettura quantomeno dei poemi maggiori dell’epica cavalleresca - L’Orlando innamorato, L’Orlando furioso, La Gerusalemme liberata - e di alcuni romanzi quattrocenteschi di materia carolingia - come Il Guerrin Meschino e I Reali di Francia di Andrea da Barberino. L’interesse per la pratica sociale contribuisce a illustrare i complessi intrecci e i rapporti che si sono determinati nella fortuna dei miti cavallereschi tra trasmissione scritta e interpretazione e creazione orali, lontano dalla consueta dicotomia tra cultura “alta” e “popolare”. Prima ancora dei successi letterari del Boiardo, dell’Ariosto, del Tasso la materia cavalleresca ha percorso i poemi franco-veneti, i cantari toscani; le vicende del paladino Orlando sono state lette, declamate, cantate, reinventate da intrattenitori, cantimpanca, cantastorie e contastorie nelle piazze d’Italia dalle Alpi alla Sicilia. E queste storie hanno riempito gli incunaboli del Quattrocento come le edizioni di colportage fino al Novecento, venendo a costituire una tradizione di letteratura manoscritta e a stampa che ha continuato ad essere fruita fino ad un recente passato tramite l’ascolto, certamente, assai più che attraverso la lettura silenziosa e solitaria.

Giulia Giannini (2017). L'Orlando Furioso ce l'hanno insegnato i nostri padri. Una indagine storica sulle pratiche odierne dei cantori a braccio dell'Alta Sabina. Lucca : Libreria Musicale Italiana.

L'Orlando Furioso ce l'hanno insegnato i nostri padri. Una indagine storica sulle pratiche odierne dei cantori a braccio dell'Alta Sabina

GIANNINI, GIULIA
2017

Abstract

Oggetto di indagine sono i testi riconducibili alla materia cavalleresca, i temi trattati e la loro fortuna nel corso del tempo, il modo in cui i testi incontrano formule di esecuzione canora. Formule che partecipano, tanto quanto le fonti testuali, a determinare la concretezza storica del fenomeno cavalleresco, configurando una tradizione che ha percorso in Italia sia la cultura scritta che quella orale per almeno sette secoli, fino alla contemporaneità. E contemporaneo è, infatti, il punto di partenza di questa indagine, che dà conto di una pratica socialmente condivisa: i poeti improvvisatori in ottava rima della Maremma toscana e della Sabina, nel Lazio, ancora oggi usano questa materia nelle loro composizioni orali, e nel loro percorso di formazione non può mancare la lettura quantomeno dei poemi maggiori dell’epica cavalleresca - L’Orlando innamorato, L’Orlando furioso, La Gerusalemme liberata - e di alcuni romanzi quattrocenteschi di materia carolingia - come Il Guerrin Meschino e I Reali di Francia di Andrea da Barberino. L’interesse per la pratica sociale contribuisce a illustrare i complessi intrecci e i rapporti che si sono determinati nella fortuna dei miti cavallereschi tra trasmissione scritta e interpretazione e creazione orali, lontano dalla consueta dicotomia tra cultura “alta” e “popolare”. Prima ancora dei successi letterari del Boiardo, dell’Ariosto, del Tasso la materia cavalleresca ha percorso i poemi franco-veneti, i cantari toscani; le vicende del paladino Orlando sono state lette, declamate, cantate, reinventate da intrattenitori, cantimpanca, cantastorie e contastorie nelle piazze d’Italia dalle Alpi alla Sicilia. E queste storie hanno riempito gli incunaboli del Quattrocento come le edizioni di colportage fino al Novecento, venendo a costituire una tradizione di letteratura manoscritta e a stampa che ha continuato ad essere fruita fino ad un recente passato tramite l’ascolto, certamente, assai più che attraverso la lettura silenziosa e solitaria.
2017
232
978-88-7096-921-4
Giulia Giannini (2017). L'Orlando Furioso ce l'hanno insegnato i nostri padri. Una indagine storica sulle pratiche odierne dei cantori a braccio dell'Alta Sabina. Lucca : Libreria Musicale Italiana.
Giulia Giannini
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