Oggi l’estetica sembra spinta a riconsiderare la propria agenda. Infatti, smarrita la possibilità di circoscrivere l’arte in quanto tale, l’estetica difficilmente può continuare a ritenersi una filosofia dell’arte se vuole possedere una qualche capacità di impatto sulla realtà attuale. Al tempo stesso, l’espansione attuale dell’estetico pone interrogativi stringenti sulla logica che vi è sottesa e sulle forme che può assumere, e a questi interrogativi un sapere specificamente costruito su di esso non può certo sottrarsi. In questo saggio viene conseguentemente affrontato lo statuto che oggi emerge sia delle “categorie dell’estetica” sia delle “categorie dell’estetico”. Nel primo caso si tratta di concetti e problemi salienti elaborati dall’estetica intesa ancora prevalentemente come filosofia dell’arte, di cui occorre evidenziare i motivi di crisi interna che sono deflagrati con le profonde trasformazioni subite dall’esteticità nel corso del Novecento. Nel secondo caso, invece, si tratta di alcune delle questioni più rilevanti che sembrano utili per analizzare, al di là dell’arte, l’estetico anche nella sua diffusione attuale, dando conto delle loro rivoluzioni intervenute sempre a seguito del medesimo movimento di radicale trasformazione dell’artisticità. Emerge in tal modo tanto il carattere operativo delle categorie dell’estetica, quanto il carattere dinamico delle categorie dell’estetico.
Matteucci, G. (2018). L’estetica contemporanea tra teoria e pratiche. Bologna : Bononia University Press.
L’estetica contemporanea tra teoria e pratiche
Matteucci, Giovanni
2018
Abstract
Oggi l’estetica sembra spinta a riconsiderare la propria agenda. Infatti, smarrita la possibilità di circoscrivere l’arte in quanto tale, l’estetica difficilmente può continuare a ritenersi una filosofia dell’arte se vuole possedere una qualche capacità di impatto sulla realtà attuale. Al tempo stesso, l’espansione attuale dell’estetico pone interrogativi stringenti sulla logica che vi è sottesa e sulle forme che può assumere, e a questi interrogativi un sapere specificamente costruito su di esso non può certo sottrarsi. In questo saggio viene conseguentemente affrontato lo statuto che oggi emerge sia delle “categorie dell’estetica” sia delle “categorie dell’estetico”. Nel primo caso si tratta di concetti e problemi salienti elaborati dall’estetica intesa ancora prevalentemente come filosofia dell’arte, di cui occorre evidenziare i motivi di crisi interna che sono deflagrati con le profonde trasformazioni subite dall’esteticità nel corso del Novecento. Nel secondo caso, invece, si tratta di alcune delle questioni più rilevanti che sembrano utili per analizzare, al di là dell’arte, l’estetico anche nella sua diffusione attuale, dando conto delle loro rivoluzioni intervenute sempre a seguito del medesimo movimento di radicale trasformazione dell’artisticità. Emerge in tal modo tanto il carattere operativo delle categorie dell’estetica, quanto il carattere dinamico delle categorie dell’estetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.