Argomento centrale del volume sono le cosiddette aree interne del Paese, collocate fuori dai grandi centri urbani e spesso considerate pro- blematiche per molti aspetti: spopolamento, scarsa industrializzazione, carenza di trasporti. L’idea di partenza, tuttavia, è che se alcuni di questi aspetti costituivano un freno in una visione tayloristico-fordista dello svi- luppo, oggi possono essere una grande occasione per “liberare” le potenzialità dei territori e costituire i driver di un nuovo modello di svi- luppo sostenibile, reso ancora più necessario dalla crisi che stiamo viven- do. L’Appennino Bolognese, in special modo le Valli del Reno e del Setta, costituiscono un territorio particolare sotto molti profili. Non è casuale che i pur lodevoli studi e progetti sviluppati non abbiano prodotto parti- colari ricadute né significativi miglioramenti per le condizioni di vita della popolazione locale. Qui lo sviluppo industriale “tradizionale” ha subito un brusco rallentamento nonostante l’eccellenza in alcuni settori (per tutti, la meccanica di precisione). Al tempo stesso si assiste alla dimi- nuzione delle aziende agricole, a un turismo che non decolla e a un ter- malismo in forte contrazione. L’impressione, in questo quadro problema- tico ma anche ricco di risorse, è che serva riscoprire una “società di matri- ce comunitaria” attraverso cui promuovere alcuni human functionings negli abitanti di quelle terre. La ricerca svolta combina l’analisi e l’interpretazione dei dati con alcu- ne possibili proposte derivanti dall’identificazione di elementi strategici su cui puntare nei prossimi anni. Il tutto basandosi sulla “cassetta degli attrezzi” della sociologia dell’ambiente e del territorio, nei suoi aspetti qualitativi (osservazione diretta, interviste) e quantitativi (analisi di dati statistici, cartografie).

Per una rinascita delle aree interne. Una ricerca nell'Appennino Bolognese

Gabriele Manella
2017

Abstract

Argomento centrale del volume sono le cosiddette aree interne del Paese, collocate fuori dai grandi centri urbani e spesso considerate pro- blematiche per molti aspetti: spopolamento, scarsa industrializzazione, carenza di trasporti. L’idea di partenza, tuttavia, è che se alcuni di questi aspetti costituivano un freno in una visione tayloristico-fordista dello svi- luppo, oggi possono essere una grande occasione per “liberare” le potenzialità dei territori e costituire i driver di un nuovo modello di svi- luppo sostenibile, reso ancora più necessario dalla crisi che stiamo viven- do. L’Appennino Bolognese, in special modo le Valli del Reno e del Setta, costituiscono un territorio particolare sotto molti profili. Non è casuale che i pur lodevoli studi e progetti sviluppati non abbiano prodotto parti- colari ricadute né significativi miglioramenti per le condizioni di vita della popolazione locale. Qui lo sviluppo industriale “tradizionale” ha subito un brusco rallentamento nonostante l’eccellenza in alcuni settori (per tutti, la meccanica di precisione). Al tempo stesso si assiste alla dimi- nuzione delle aziende agricole, a un turismo che non decolla e a un ter- malismo in forte contrazione. L’impressione, in questo quadro problema- tico ma anche ricco di risorse, è che serva riscoprire una “società di matri- ce comunitaria” attraverso cui promuovere alcuni human functionings negli abitanti di quelle terre. La ricerca svolta combina l’analisi e l’interpretazione dei dati con alcu- ne possibili proposte derivanti dall’identificazione di elementi strategici su cui puntare nei prossimi anni. Il tutto basandosi sulla “cassetta degli attrezzi” della sociologia dell’ambiente e del territorio, nei suoi aspetti qualitativi (osservazione diretta, interviste) e quantitativi (analisi di dati statistici, cartografie).
2017
157
9788891759757
Gabriele Manella
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