Migrantes, poder y capital. Acerca de la teoría política de las migraciones

Il saggio discute il modo in cui le migrazioni contemporanee stabiliscano una specifica polarità nella configurazione del potere all'interno della globalizzazione capitalistica. In particolare viene rilevato come esse mettano in tensione la legittimazione tradizione del potere statale basato sulla centralità assegnata all'appartenenza nazionale. All'interno dei movimenti migratori la presenza delle donne mette inoltre costantemente in discussione l'assetto patriarcale della società-mondo. In definitiva i migranti finiscono per essere un soggetto necessario della statualità contemporanea senza per questo godere dei diritti classi che lo stato aveva riconosciuto ai suoi cittadini. Essi finiscono per essere un punto di osservazione particolare per le trasformazioni di quello che l'autore definisce Stato globale.