La biodiversità delle ittiocenosi d’acqua dolce dipende da una complessa interazione fra fattori ambientali, storici ed antropici. Una comunità ittica, infatti, a parità di condizioni zoogeografiche, deve la sua struttura principalmente all’effetto congiunto delle caratteristiche climatiche ed idrogeologiche del bacino di residenza con le particolari condizioni morfologiche locali. A queste si sommano il livello di antropizzazione del corso idrico, la tipologia e l’intensità delle attività umane nel bacino di impluvio sovrastante, le strategie di conservazione attuate dalle amministrazioni e l’impatto dell’attività alieutica. L’interazione fra questi fattori può dar luogo a risposte biologiche complesse difficilmente spiegabili da relazioni lineari. Alcuni fattori, inoltre, possono avere un effetto mediato da altre variabili ed essere pertanto ridondanti nello spiegare la diversità della fauna ittica. I dati provenienti da circa 500 rilevamenti della fauna ittica delle acque correnti delle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena sono stati pertanto associati alle caratteristiche geomorfologiche ed antropiche dei siti di campionamento allo scopo di individuare quali variabili abiotiche sono determinanti e sufficienti nello spiegare variazioni nei fattori biologici. Il risultato ottenuto è stato utilizzato per creare un modello a rete bayesiana diagnostico-predittivo della biodiversità ittica.

Rossi G., Anacardi F., Falconi R., Rizzoli M., Zaccanti F. (2008). Biodiversità ittica: un modello diagnostico-predittivo per l'Appennino Settentrionale. TRENTO : Provincia Autonoma di Trento.

Biodiversità ittica: un modello diagnostico-predittivo per l'Appennino Settentrionale

ROSSI, GIOVANNI;FALCONI, ROSANNA;ZACCANTI, FRANCESCO
2008

Abstract

La biodiversità delle ittiocenosi d’acqua dolce dipende da una complessa interazione fra fattori ambientali, storici ed antropici. Una comunità ittica, infatti, a parità di condizioni zoogeografiche, deve la sua struttura principalmente all’effetto congiunto delle caratteristiche climatiche ed idrogeologiche del bacino di residenza con le particolari condizioni morfologiche locali. A queste si sommano il livello di antropizzazione del corso idrico, la tipologia e l’intensità delle attività umane nel bacino di impluvio sovrastante, le strategie di conservazione attuate dalle amministrazioni e l’impatto dell’attività alieutica. L’interazione fra questi fattori può dar luogo a risposte biologiche complesse difficilmente spiegabili da relazioni lineari. Alcuni fattori, inoltre, possono avere un effetto mediato da altre variabili ed essere pertanto ridondanti nello spiegare la diversità della fauna ittica. I dati provenienti da circa 500 rilevamenti della fauna ittica delle acque correnti delle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena sono stati pertanto associati alle caratteristiche geomorfologiche ed antropiche dei siti di campionamento allo scopo di individuare quali variabili abiotiche sono determinanti e sufficienti nello spiegare variazioni nei fattori biologici. Il risultato ottenuto è stato utilizzato per creare un modello a rete bayesiana diagnostico-predittivo della biodiversità ittica.
2008
XII Congresso Nazionale Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci
13
13
Rossi G., Anacardi F., Falconi R., Rizzoli M., Zaccanti F. (2008). Biodiversità ittica: un modello diagnostico-predittivo per l'Appennino Settentrionale. TRENTO : Provincia Autonoma di Trento.
Rossi G.; Anacardi F.; Falconi R.; Rizzoli M.; Zaccanti F.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/61984
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact