Analisi e interpretazione dei denari RRC 419/1e e 419/2. Le due monete appartengono ad emissioni battute a Roma, nel 61 a.C., dal magistrato monetale Marco Emilio Lepido, futuro triumvir rei publicae constituendae, membro, con Marco Antonio e Ottaviano, del secondo triumvirato, costituito alla fine del 43 a.C. Dal punto di vista tipologico, entrambe le emissioni si inseriscono nel quadro di una produzione monetale caratterizzata dalla progressiva affermazione di scelte volte ad enfatizzare elementi di carattere personale o gentilizio, direttamente connessi ai tresviri monetali tramite un uso attento della genealogia e della memoria familiare. In questa prospettiva, le iconografie che connotano le due monete sono interpretabili in riferimento alla figura dell'antenato omonimo del magistrato, Marco Emilio Lepido, console nel 187 a.C. Il primo denario (RRC 419/1e) è contraddistinto, sul dritto anepigrafe, da una testa femminile ornata con diadema e corona di alloro, affiancata dalle immagini di una coroncina e di una coppa (culullus). Sul rovescio la moneta reca l'immagine di una statua equestre raffigurante un cavaliere in abiti civili, ma con un trofeo bellico (gli spolia del nemico vinto) sulla spalla, iconografia riconducibile al monumento onorario eretto, con decreto del senato, sul Campidoglio e dedicato ali' omonimo predecessore del magistrato monetale per celebrare l'atto di coraggio da lui compiuto, durante la seconda guerra punica, quando, quindicenne, uccidendo un nemico in battaglia, aveva salvato la vita ad un concittadino. Il secondo denario (RRC 419/2) presenta al dritto una testa femminile recante gli attributi di diadema e corona turrita, accompagnata dalla legenda ALEXANDREA, che ne consente l'identificazione come la personificazione della città egiziana. Il tipo del rovescio, strettamente correlato, richiama l'incarico ufficiale assunto dall'antenato Marco Emilio Lepido nel 201 a.C., quando, con decreto del senato, gli fu affidata la tutela del giovane sovrano d'Egitto Tolemeo V Epifane.
Morelli, A. (2017). Le monete celebrative di Marco Emilio Lepido. Parma : Grafiche Step editrice.
Le monete celebrative di Marco Emilio Lepido
A. Morelli
2017
Abstract
Analisi e interpretazione dei denari RRC 419/1e e 419/2. Le due monete appartengono ad emissioni battute a Roma, nel 61 a.C., dal magistrato monetale Marco Emilio Lepido, futuro triumvir rei publicae constituendae, membro, con Marco Antonio e Ottaviano, del secondo triumvirato, costituito alla fine del 43 a.C. Dal punto di vista tipologico, entrambe le emissioni si inseriscono nel quadro di una produzione monetale caratterizzata dalla progressiva affermazione di scelte volte ad enfatizzare elementi di carattere personale o gentilizio, direttamente connessi ai tresviri monetali tramite un uso attento della genealogia e della memoria familiare. In questa prospettiva, le iconografie che connotano le due monete sono interpretabili in riferimento alla figura dell'antenato omonimo del magistrato, Marco Emilio Lepido, console nel 187 a.C. Il primo denario (RRC 419/1e) è contraddistinto, sul dritto anepigrafe, da una testa femminile ornata con diadema e corona di alloro, affiancata dalle immagini di una coroncina e di una coppa (culullus). Sul rovescio la moneta reca l'immagine di una statua equestre raffigurante un cavaliere in abiti civili, ma con un trofeo bellico (gli spolia del nemico vinto) sulla spalla, iconografia riconducibile al monumento onorario eretto, con decreto del senato, sul Campidoglio e dedicato ali' omonimo predecessore del magistrato monetale per celebrare l'atto di coraggio da lui compiuto, durante la seconda guerra punica, quando, quindicenne, uccidendo un nemico in battaglia, aveva salvato la vita ad un concittadino. Il secondo denario (RRC 419/2) presenta al dritto una testa femminile recante gli attributi di diadema e corona turrita, accompagnata dalla legenda ALEXANDREA, che ne consente l'identificazione come la personificazione della città egiziana. Il tipo del rovescio, strettamente correlato, richiama l'incarico ufficiale assunto dall'antenato Marco Emilio Lepido nel 201 a.C., quando, con decreto del senato, gli fu affidata la tutela del giovane sovrano d'Egitto Tolemeo V Epifane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.