L'articolo analizza il tema del sacrificio animale nella letteratura zoroastriana più antica, a partire dal termine avestico recente pasuuâzaz, che designava il nome del sacerdote specificamente inncaricato di condurre la vittima sacrificale nello spazio rituale. Tale occorrenza lessicografica, oltre che l'esplicita attestazione di riferimenti specifici alle modalità di uccisione degli animali ritenuti appropriati per il sacrificio, sradica ogni eventuale resistenza al riconoscimento della presenza di tali pratiche in ambito mazdaico. Lo studio si sofferma inoltre su di una serie di problemi connessi al rapporto con la morte ed alla sua "gestione" in contesto cerimoniale e nel rapporto tra sacrificante e divinità venerata, alla luce di una pia ampia riflessione comparative di carattere indo-iranico.
Avestico rec. pasuuâzah-. Vecchie e nuove considerazioni a proposito dell'immolazione animale nella ritualistica indo-iranica
Antonio Panaino
Membro del Collaboration Group
2017
Abstract
L'articolo analizza il tema del sacrificio animale nella letteratura zoroastriana più antica, a partire dal termine avestico recente pasuuâzaz, che designava il nome del sacerdote specificamente inncaricato di condurre la vittima sacrificale nello spazio rituale. Tale occorrenza lessicografica, oltre che l'esplicita attestazione di riferimenti specifici alle modalità di uccisione degli animali ritenuti appropriati per il sacrificio, sradica ogni eventuale resistenza al riconoscimento della presenza di tali pratiche in ambito mazdaico. Lo studio si sofferma inoltre su di una serie di problemi connessi al rapporto con la morte ed alla sua "gestione" in contesto cerimoniale e nel rapporto tra sacrificante e divinità venerata, alla luce di una pia ampia riflessione comparative di carattere indo-iranico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.