Nella breve riflessione qui proposta ci si concentra su di un testo specifico, la Topographia Hibernica2 di Giraldo Cambrense, e in particolare sulla sua ricostruzione del passato recente dell’Irlanda.La Topographia, opera scritta all’indomani della conquista anglo-normanna dell’Irlanda, oltre a offrire una descrizione fisica e etnografica4 dell’Irlanda ne ricostruisce anche la storia passata e presente. Questa riflessione si propone di confrontare la narrazione di Giraldo in relazione ai suoi rapporti familiari e le relazioni dell’autpore con l’ambiente della corte di Enrico II e con il vescovo di Hereford William de Vere; un confronto che ha come obiettivo quello di leggere la comunicazione politica interna all’opera. L’idea è che la Topographia, espressamente dedicata a Enrico II, ci dica molto più degli interessi di Giraldo che di quelli del re plantageneto. Per i conquistatori dell’Irlanda, di cui la famiglia di Giraldo era parte, era infatti necessario avere l’appoggio regio nel momento in cui i funzionari regi – mandati a controllare, e a fermare, la conquista – inziarono una politica di insediamento ai danni dei primi arrivati. Seguendo la narrazione storica e i temi profetici della Topographia e legandoli alle relazioni e ambizioni di Giraldo – che includevano la posizione della sua famiglia, la corona inglese, i nobili Gallesi e il vescovo di Hereford – si cercherà di leggere quali messaggi potessero essere veicolati da questa prima descrizione dell’Irlanda.
de falco fabrizio, (2018). I tempi narrati e i tempi della narrazione. Alcune ipotesi sulla Topographia Hibernica di Giraldo Cambrense.. Aicurzio : Virtuosa-mente.
I tempi narrati e i tempi della narrazione. Alcune ipotesi sulla Topographia Hibernica di Giraldo Cambrense.
de falco fabrizio
2018
Abstract
Nella breve riflessione qui proposta ci si concentra su di un testo specifico, la Topographia Hibernica2 di Giraldo Cambrense, e in particolare sulla sua ricostruzione del passato recente dell’Irlanda.La Topographia, opera scritta all’indomani della conquista anglo-normanna dell’Irlanda, oltre a offrire una descrizione fisica e etnografica4 dell’Irlanda ne ricostruisce anche la storia passata e presente. Questa riflessione si propone di confrontare la narrazione di Giraldo in relazione ai suoi rapporti familiari e le relazioni dell’autpore con l’ambiente della corte di Enrico II e con il vescovo di Hereford William de Vere; un confronto che ha come obiettivo quello di leggere la comunicazione politica interna all’opera. L’idea è che la Topographia, espressamente dedicata a Enrico II, ci dica molto più degli interessi di Giraldo che di quelli del re plantageneto. Per i conquistatori dell’Irlanda, di cui la famiglia di Giraldo era parte, era infatti necessario avere l’appoggio regio nel momento in cui i funzionari regi – mandati a controllare, e a fermare, la conquista – inziarono una politica di insediamento ai danni dei primi arrivati. Seguendo la narrazione storica e i temi profetici della Topographia e legandoli alle relazioni e ambizioni di Giraldo – che includevano la posizione della sua famiglia, la corona inglese, i nobili Gallesi e il vescovo di Hereford – si cercherà di leggere quali messaggi potessero essere veicolati da questa prima descrizione dell’Irlanda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.