Presentazione dei volumi "Il critico errante" di Bruno Schacherl e "Lo sguardo che racconta" di Massimo Marino con Bruno Schacherl, Massimo Marino, Fabio Acca, Sergio Colomba, Giuseppe Liotta e il curatore Chiedersi come è cambiato il modo di guardare il teatro dagli anni Sessanta a oggi può aiutare a capire come è mutato il suo rapporto con la società e la cultura. L'incontro mette a confronto tre generazioni di critici teatrali che presentano e discutono due recenti volumi. Bruno Schacherl, nato a Fiume nel 1920, studia prima all'Ateneo di Padova per poi laurearsi a Firenze con Giuseppe de Robertis. Autore nel dopoguerra di numerosi saggi letterari, cronache teatrali, traduzioni dal francese, si dedica alla professione di giornalista: a "L'Unità", fra il 1956 e il 1967, è prima responsabile degli Interni, poi redattore capo; a "Rinascita", è redattore capo centrale dal 1967 al 1987. Nel volume "Il critico errante", pubblicato da Le Lettere nel 2005, raccoglie alcune critiche, scritte negli anni sessanta per "Rinascita", in cui racconta gli anni della regia critica e il nascere della sperimentazione teatrale. Massimo Marino è drammaturgo, saggista e critico teatrale. Ha collaborato con la cattedra di Drammaturgia 2 di Giuliano Scabia del Dams di Bologna. Come critico scrive per "L'Unità" e per varie riviste specializzate ["Hystrio", "ART'o", "Lo straniero", "Ubu - Scènes d'Europe"], occupandosi di diversi aspetti della scena contemporanea. Nel volume "Lo sguardo che racconta", pubblicato da Carocci nel 2004, parla della crisi della figura del critico negli anni più recenti, dei nuovi modi di guardare lo spettacolo e di inventare i luoghi per una militanza ancora necessaria.
M. De Marinis (2006). Il teatro dei libri.
Il teatro dei libri
DE MARINIS, MARCO
2006
Abstract
Presentazione dei volumi "Il critico errante" di Bruno Schacherl e "Lo sguardo che racconta" di Massimo Marino con Bruno Schacherl, Massimo Marino, Fabio Acca, Sergio Colomba, Giuseppe Liotta e il curatore Chiedersi come è cambiato il modo di guardare il teatro dagli anni Sessanta a oggi può aiutare a capire come è mutato il suo rapporto con la società e la cultura. L'incontro mette a confronto tre generazioni di critici teatrali che presentano e discutono due recenti volumi. Bruno Schacherl, nato a Fiume nel 1920, studia prima all'Ateneo di Padova per poi laurearsi a Firenze con Giuseppe de Robertis. Autore nel dopoguerra di numerosi saggi letterari, cronache teatrali, traduzioni dal francese, si dedica alla professione di giornalista: a "L'Unità", fra il 1956 e il 1967, è prima responsabile degli Interni, poi redattore capo; a "Rinascita", è redattore capo centrale dal 1967 al 1987. Nel volume "Il critico errante", pubblicato da Le Lettere nel 2005, raccoglie alcune critiche, scritte negli anni sessanta per "Rinascita", in cui racconta gli anni della regia critica e il nascere della sperimentazione teatrale. Massimo Marino è drammaturgo, saggista e critico teatrale. Ha collaborato con la cattedra di Drammaturgia 2 di Giuliano Scabia del Dams di Bologna. Come critico scrive per "L'Unità" e per varie riviste specializzate ["Hystrio", "ART'o", "Lo straniero", "Ubu - Scènes d'Europe"], occupandosi di diversi aspetti della scena contemporanea. Nel volume "Lo sguardo che racconta", pubblicato da Carocci nel 2004, parla della crisi della figura del critico negli anni più recenti, dei nuovi modi di guardare lo spettacolo e di inventare i luoghi per una militanza ancora necessaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.