Il progetto comprende la presentazione della trilogia "Paesaggio con fratello rotto (Paesaggio uno: Fango che diventa luce; Paesaggio due: Canto di ferro; Paesaggio tre: A chi esita)", la lettura concerto di Mariangela Gualtieri "sue lame suo miele", un incontro con Mariangela Gualtieri su poesia e drammaturgia e uno con Cesare Ronconi sulla regia e il rapporto con gli attori. Le tre tappe dello spettacolo, che nascono ciascuna come opera in sé conclusa, vengono proposte come un "unico, grande evento teatrale in tre atti", con una decina di attori coinvolti e musica dal vivo. Il testo inedito di Mariangela Gualtieri, ricco di riflessioni, esortazioni, visioni, nasce dal vivo delle prove e si lascia guidare dalla forza visionaria della regia. Alla stessa forza rispondono scene e costumi. Cesare Ronconi è a una svolta importante del proprio lavoro, dentro un'impennata creativa che lo ha portato alla realizzazione di un'opera di ampio respiro: una trilogia nella quale affresca "tre paesaggi contemporanei". Al centro di questi paesaggi sta il "fratello rotto", ovvero un'umanità contraddittoria, che è a un tempo vittima e carnefice, "che dà la ferita e la guarigione, che sa la mano tesa e l'offesa". Scrive Mariangela Gualtieri: "La poesia vuole essere detta, vuole respiro, saliva, corpo, voce. Vuole uscire dalla polvere della pagina scritta, dalla letterarietà, dalla camera chiusa del pensiero, sbavarsi in una bocca che porta bene impressa la terra in cui è nata, il pane che ha mangiato, il vino che ha bevuto. La poesia vuole diventare musica. E' culto festivo: se si è in tanti ad ascoltarla allora diventa la festa di tanti, una festa del dire e dell'udire".
M. De Marinis (2006). Teatro Valdoca: Paesaggi.
Teatro Valdoca: Paesaggi
DE MARINIS, MARCO
2006
Abstract
Il progetto comprende la presentazione della trilogia "Paesaggio con fratello rotto (Paesaggio uno: Fango che diventa luce; Paesaggio due: Canto di ferro; Paesaggio tre: A chi esita)", la lettura concerto di Mariangela Gualtieri "sue lame suo miele", un incontro con Mariangela Gualtieri su poesia e drammaturgia e uno con Cesare Ronconi sulla regia e il rapporto con gli attori. Le tre tappe dello spettacolo, che nascono ciascuna come opera in sé conclusa, vengono proposte come un "unico, grande evento teatrale in tre atti", con una decina di attori coinvolti e musica dal vivo. Il testo inedito di Mariangela Gualtieri, ricco di riflessioni, esortazioni, visioni, nasce dal vivo delle prove e si lascia guidare dalla forza visionaria della regia. Alla stessa forza rispondono scene e costumi. Cesare Ronconi è a una svolta importante del proprio lavoro, dentro un'impennata creativa che lo ha portato alla realizzazione di un'opera di ampio respiro: una trilogia nella quale affresca "tre paesaggi contemporanei". Al centro di questi paesaggi sta il "fratello rotto", ovvero un'umanità contraddittoria, che è a un tempo vittima e carnefice, "che dà la ferita e la guarigione, che sa la mano tesa e l'offesa". Scrive Mariangela Gualtieri: "La poesia vuole essere detta, vuole respiro, saliva, corpo, voce. Vuole uscire dalla polvere della pagina scritta, dalla letterarietà, dalla camera chiusa del pensiero, sbavarsi in una bocca che porta bene impressa la terra in cui è nata, il pane che ha mangiato, il vino che ha bevuto. La poesia vuole diventare musica. E' culto festivo: se si è in tanti ad ascoltarla allora diventa la festa di tanti, una festa del dire e dell'udire".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.