Un libro che non vuole essere "quel libro"

Il contributo fa luce sulla figura di Dino Palloni e ricostruisce, attraverso alcuni passaggi essenziali legati alla vita e alla formazione dell'ingegnere, il percorso di avvicinamento al tema del "castello", fulcro di una ricerca costante e inesauribile. La ripresa puntuale di alcuni brani, redatti dall'autore tra la metà degli anni Ottanta e il 2011 e in buona parte ripubblicati all'interno del volume, permette di chiarirne il modus operandi: dall'interesse per la fortificazione come macchina bellica, allo studio del congegno militare nei suoi dispositivi tecnico-formali, alla predilezione per la lettura descrittivo-funzionale dell'organismo di difesa statica, all'importanza attribuita alla consistenza fisica della costruzione, alla necessità di toccare con mano la materia dell'architettura, alla forma semplice e immediata di comunicazione delle conoscenze acquisite. Conclude la disamina del personaggio, l'illustrazione delle ragioni e della struttura poste alla base della racconta antologica.