Il castello di Rontana è un sito conosciuto (con il nome di castrum) dal 960 in avanti. Si trova sulle alture che dominano la vallata del fiume Lamone, lungo un percorso viario frequentato dall'Antichità che metteva in comunicazione la Toscana e la Romagna. Gli scavi hanno riportato alla luce le prime fasi della fortificazione, datate al X secolo, costruita prevalentemente in legno e tutte le sequenze dell'insediamento fino al suo abbandono e distruzione avvenute nel 1591. Nell'area sommitale del sito si trovava un edificio religioso, la pieve si Santa Maria, menzionata per la prima volta sul finire del IX secolo. All'edificio era associata una vasta area funeraria, frequentata fino agli ultimi decenni del XIII secolo e dopo sostituita da una Rocca in pietra. Nello stesso periodo tutto l'insediamento venne difeso da murature in pietra e si costituì sulle pendici occidentali un piccolo borgo privo di circuito murario e attraversato dalla viabilità principale che risaliva la cresta della collina verso il territorio della parallela vallata del fiume Sintria. All'interno della fortificazione sono state rinvenute alcune strutture produttive e diverse abitazioni, in parte tagiate nel banco gessoso, in parte sviluppate in alzato e affiancate l'un l'altra seguendo l'orientamento delle curve di livello naturali. Numerose le strutture di conservazione delle risorse idriche e i reperti ceramici, soprattutto dal XIII secolo in poi.
Enrico, C., Debora, F. (2017). Castello di Rontana.
Castello di Rontana
Enrico Cirelli
Primo
Project Administration
;Debora FerreriUltimo
Project Administration
2017
Abstract
Il castello di Rontana è un sito conosciuto (con il nome di castrum) dal 960 in avanti. Si trova sulle alture che dominano la vallata del fiume Lamone, lungo un percorso viario frequentato dall'Antichità che metteva in comunicazione la Toscana e la Romagna. Gli scavi hanno riportato alla luce le prime fasi della fortificazione, datate al X secolo, costruita prevalentemente in legno e tutte le sequenze dell'insediamento fino al suo abbandono e distruzione avvenute nel 1591. Nell'area sommitale del sito si trovava un edificio religioso, la pieve si Santa Maria, menzionata per la prima volta sul finire del IX secolo. All'edificio era associata una vasta area funeraria, frequentata fino agli ultimi decenni del XIII secolo e dopo sostituita da una Rocca in pietra. Nello stesso periodo tutto l'insediamento venne difeso da murature in pietra e si costituì sulle pendici occidentali un piccolo borgo privo di circuito murario e attraversato dalla viabilità principale che risaliva la cresta della collina verso il territorio della parallela vallata del fiume Sintria. All'interno della fortificazione sono state rinvenute alcune strutture produttive e diverse abitazioni, in parte tagiate nel banco gessoso, in parte sviluppate in alzato e affiancate l'un l'altra seguendo l'orientamento delle curve di livello naturali. Numerose le strutture di conservazione delle risorse idriche e i reperti ceramici, soprattutto dal XIII secolo in poi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.