A partire da Pitagora ed Eraclito, oggetto della filosofia non è più soltan-to il mondo ma anche il discorso umano sul mondo. Con ciò sorgono nuovi interrogativi: la natura del mondo può essere linguisticamente espressa? Il discorso umano può contenere la verità? Con il Frammento 1 di Eraclito sul logos ha inizio l’indagine sul linguaggio, nella forma arcaica in cui si prepara la riflessione di Platone e Aristotele. “Arcaico”, come nell’arte classica: prodotto già configurato, ma non ancora liberato dalla sua materia. In questo volume, che costituisce la seconda edizione italiana di un saggio originariamente pubblicato nel 1925, Ernst Hoffmann – seguendo una linea interpretativa che culmina nella Struttura del linguaggio di Bruno Snell (1952) – coglie nella filosofia presocratica e nelle successive sintesi ontologiche di Platone e Aristotele le basi logico-concettuali della filosofia del linguaggio che, a partire da Socrate e dalla sofistica, s’intrecciano in modo permanente anche con i più moderni temi della filosofia della cultura, in particolare con le questioni semantiche della teoria della conoscenza. Il testo hoffmanniano è arricchito da una Prefazione di Enzo Melandri e da un saggio di Luca Guidetti.
Guidetti, L. (2017). Il linguaggio e la logica arcaica. Macerata : Quodlibet.
Il linguaggio e la logica arcaica
Guidetti Luca
2017
Abstract
A partire da Pitagora ed Eraclito, oggetto della filosofia non è più soltan-to il mondo ma anche il discorso umano sul mondo. Con ciò sorgono nuovi interrogativi: la natura del mondo può essere linguisticamente espressa? Il discorso umano può contenere la verità? Con il Frammento 1 di Eraclito sul logos ha inizio l’indagine sul linguaggio, nella forma arcaica in cui si prepara la riflessione di Platone e Aristotele. “Arcaico”, come nell’arte classica: prodotto già configurato, ma non ancora liberato dalla sua materia. In questo volume, che costituisce la seconda edizione italiana di un saggio originariamente pubblicato nel 1925, Ernst Hoffmann – seguendo una linea interpretativa che culmina nella Struttura del linguaggio di Bruno Snell (1952) – coglie nella filosofia presocratica e nelle successive sintesi ontologiche di Platone e Aristotele le basi logico-concettuali della filosofia del linguaggio che, a partire da Socrate e dalla sofistica, s’intrecciano in modo permanente anche con i più moderni temi della filosofia della cultura, in particolare con le questioni semantiche della teoria della conoscenza. Il testo hoffmanniano è arricchito da una Prefazione di Enzo Melandri e da un saggio di Luca Guidetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.