L’ipogonadismo ipogonadotropo (I.I.) è caratterizzato da uno sviluppo puberale ritardato o assente, secondario a carenza di gonadotropine. Vi è crescente evidenza che tanto il processo puberale fisiologico, che le relative alterazioni siano determinate in maniera sempre più consistente da vari fattori genetici. Infatti, sebbene molti dei pazienti con I.I. siano ancora definiti “idiopatici”, negli ultimi anni è significativamente aumentata la percentuale dei casi con una definita patogenesi disgenetica molecolare. L’ipogonadismo ipogonadotropo può dipendere dalla presenza di mutazioni nel gene del recettore per l’ormone stimolante le gonadotropine (GnRHR), da mutazioni nelle subunità b delle gonadotropine (LHb ed FSHb ) o in vari fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo della ghiandola ipofisaria (HESX1, LHX3, PROP1). Tra i difetti ipotalamici geneticamente determinati legati ad anosmia, vi sono le mutazioni presenti nei geni necessari alla migrazione dei neuroni secernenti GnRH, quali il KAL1 (sindrome di Kallman; KAL1 X linked), l’ FGFR1 (recettore per il fattore di crescita dei fibroblasti; KAL2 autosomica dominante) e il NELF (fattore embrionale nasale per l’LHRH). La ricerca di nuovi geni candidati nelle famiglie con I.I. senza anosmia, ha portato all’individuazione di mutazioni in un gene denominato GPR54 (recettore 54 accoppiato alla proteina G), che ha aperto la strada a nuove possibilità patogenetiche caratterizzate da un difetto funzionale, piuttosto che strutturale dell’ipotalamo. Inoltre, l’I.I. può presentarsi associato ad insufficienza surrenalica (Ipoplasia surrenale congenita), allorchè siano presenti mutazioni inattivanti nel gene DAX1 o nel Fattore Steroidogenetico 1 (SF1), e può essere associato ad obesità in pazienti portatori di mutazioni nel gene della leptina (LEP) o del suo recettore (LEPR). L’identificazione delle mutazioni genetiche nei pazienti affetti da I.I., accoppiata alla interpretazione dei segnali codificanti la sintesi proteica da esse generati, sta gradualmente migliorando la comprensione del complesso asse della riproduzione umana, sia per quel che riguarda il suo sviluppo, che la sua regolazione fisiologica dalla nascita fino all’età adulta

Nuove acquisizioni sulla genetica dell’ipogonadismo ipogonadotropo / A.Balsamo. - STAMPA. - (2007), pp. 49-49. (Intervento presentato al convegno XVI Congresso Nazionale SIEDP tenutosi a Parma nel 11-13 ottobre, 2007).

Nuove acquisizioni sulla genetica dell’ipogonadismo ipogonadotropo.

BALSAMO, ANTONIO
2007

Abstract

L’ipogonadismo ipogonadotropo (I.I.) è caratterizzato da uno sviluppo puberale ritardato o assente, secondario a carenza di gonadotropine. Vi è crescente evidenza che tanto il processo puberale fisiologico, che le relative alterazioni siano determinate in maniera sempre più consistente da vari fattori genetici. Infatti, sebbene molti dei pazienti con I.I. siano ancora definiti “idiopatici”, negli ultimi anni è significativamente aumentata la percentuale dei casi con una definita patogenesi disgenetica molecolare. L’ipogonadismo ipogonadotropo può dipendere dalla presenza di mutazioni nel gene del recettore per l’ormone stimolante le gonadotropine (GnRHR), da mutazioni nelle subunità b delle gonadotropine (LHb ed FSHb ) o in vari fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo della ghiandola ipofisaria (HESX1, LHX3, PROP1). Tra i difetti ipotalamici geneticamente determinati legati ad anosmia, vi sono le mutazioni presenti nei geni necessari alla migrazione dei neuroni secernenti GnRH, quali il KAL1 (sindrome di Kallman; KAL1 X linked), l’ FGFR1 (recettore per il fattore di crescita dei fibroblasti; KAL2 autosomica dominante) e il NELF (fattore embrionale nasale per l’LHRH). La ricerca di nuovi geni candidati nelle famiglie con I.I. senza anosmia, ha portato all’individuazione di mutazioni in un gene denominato GPR54 (recettore 54 accoppiato alla proteina G), che ha aperto la strada a nuove possibilità patogenetiche caratterizzate da un difetto funzionale, piuttosto che strutturale dell’ipotalamo. Inoltre, l’I.I. può presentarsi associato ad insufficienza surrenalica (Ipoplasia surrenale congenita), allorchè siano presenti mutazioni inattivanti nel gene DAX1 o nel Fattore Steroidogenetico 1 (SF1), e può essere associato ad obesità in pazienti portatori di mutazioni nel gene della leptina (LEP) o del suo recettore (LEPR). L’identificazione delle mutazioni genetiche nei pazienti affetti da I.I., accoppiata alla interpretazione dei segnali codificanti la sintesi proteica da esse generati, sta gradualmente migliorando la comprensione del complesso asse della riproduzione umana, sia per quel che riguarda il suo sviluppo, che la sua regolazione fisiologica dalla nascita fino all’età adulta
2007
Abstract book
49
49
Nuove acquisizioni sulla genetica dell’ipogonadismo ipogonadotropo / A.Balsamo. - STAMPA. - (2007), pp. 49-49. (Intervento presentato al convegno XVI Congresso Nazionale SIEDP tenutosi a Parma nel 11-13 ottobre, 2007).
A.Balsamo
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