Il famoso cardinale e matematico Michelangelo Ricci (1619-1682) possedeva a Roma una ricca e ammirata biblioteca, la cui ultima e de nitiva destinazione è ancora da rintracciare. Attraverso questo contributo si vengono a conoscere le vicende nelle quali i libri di Ricci furono coinvolti dopo la sua morte, ereditati dal fratello Filippo. La raccolta ricciana si viene a sapere che da Roma era stata destinata agli Agostiniani di Fermo per il tramite del cardinale Decio Azzolino, unita alla cui collezione avrebbe dovuto costituire una grande biblioteca pubblica a prestigio, godimento e vantaggio della città e dello studiumFirmanum; tuttavia ad oggi non risulta giunta nella bella città marchigiana nessuna delle due.
Sulle tracce della biblioteca del cardinale e matematico Michelangelo Ricci
Fiammetta Sabba
2017
Abstract
Il famoso cardinale e matematico Michelangelo Ricci (1619-1682) possedeva a Roma una ricca e ammirata biblioteca, la cui ultima e de nitiva destinazione è ancora da rintracciare. Attraverso questo contributo si vengono a conoscere le vicende nelle quali i libri di Ricci furono coinvolti dopo la sua morte, ereditati dal fratello Filippo. La raccolta ricciana si viene a sapere che da Roma era stata destinata agli Agostiniani di Fermo per il tramite del cardinale Decio Azzolino, unita alla cui collezione avrebbe dovuto costituire una grande biblioteca pubblica a prestigio, godimento e vantaggio della città e dello studiumFirmanum; tuttavia ad oggi non risulta giunta nella bella città marchigiana nessuna delle due.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.