Molti degli ortaggi più prelibati e gustosi nella nostra cucina sono “bianchi”: asparagi, cardi, sedani, finocchi, ecc., ma non perché lo siano in Natura, ma perché l’uomo adotta da secoli tecniche culturali tali da impedire la tipica colorazione verde. Una di queste è la “rincalzatura”, ossia l’utilizzo della terra che va a rivestire parzialmente o totalmente l’ortaggio durante il suo sviluppo impedendo che la luce venga catturata dalla clorofilla. Faremo quindi un viaggio alla scoperta di questa tecnica culturale che si tramanda da secoli, tanto è vero che nella Pittura del ‘600 e del ‘700 in Italia ed in Europa, sono raffigurati, in primo piano, ortaggi prelibati, rigorosamente bianchi e dalle forme più bizzarre e contorte, protagonisti assoluti della scena. La terra, quindi, non solo nutre la pianta, ma ne modifica l’aspetto.

“Purché sian bianchi!” Agronomia, Arte e Curiosità di ortaggi prelibati

Maria Grazia Bellardi
2017

Abstract

Molti degli ortaggi più prelibati e gustosi nella nostra cucina sono “bianchi”: asparagi, cardi, sedani, finocchi, ecc., ma non perché lo siano in Natura, ma perché l’uomo adotta da secoli tecniche culturali tali da impedire la tipica colorazione verde. Una di queste è la “rincalzatura”, ossia l’utilizzo della terra che va a rivestire parzialmente o totalmente l’ortaggio durante il suo sviluppo impedendo che la luce venga catturata dalla clorofilla. Faremo quindi un viaggio alla scoperta di questa tecnica culturale che si tramanda da secoli, tanto è vero che nella Pittura del ‘600 e del ‘700 in Italia ed in Europa, sono raffigurati, in primo piano, ortaggi prelibati, rigorosamente bianchi e dalle forme più bizzarre e contorte, protagonisti assoluti della scena. La terra, quindi, non solo nutre la pianta, ma ne modifica l’aspetto.
2017
Bellardi, MARIA GRAZIA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/611433
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