A partire dal XVIII secolo una vasta produzione di libri ed opuscoli prodotti dalla classe medica riconoscono empiricamente i benefici terapeutici del mare, ed in particolare quelli dell’esposizione dei corpi all’acqua e all’aria. Il testo descrive la trasformazione dei luoghi e l’introduzone di forme e tipi architettonici specificamente pensati per questo incontro dell’uomo col mare, concentrandosi in particolare sugli effetti sull’architettura delle sperimentazioni e delle pratiche mediche . Ciò che emerge da questo rapporto tra le teorie e le pratiche della cura climatica e la concezione di luoghi e architetture balneari è un processo di interazione fecondo che ha segnato su un lungo periodo l’immagine stessa della villegiatura. Benché i progressi della farmacopea abbiano sostituito le cure climatiche con i trattamenti chimici, l’eredità di questa relazione complessa tra essere uomano e natura persiste nella centralità che lo spazio naturale ha ancora all’interno dell’incessante processo di reinvenzione dell’immaginario turistico contemporaneo.
Balducci, V. (2016). De l'eau et de l'air. Architecture et thérapie climatique du bord de mer. Paris : Lienart éditions.
De l'eau et de l'air. Architecture et thérapie climatique du bord de mer
Valter Balducci
2016
Abstract
A partire dal XVIII secolo una vasta produzione di libri ed opuscoli prodotti dalla classe medica riconoscono empiricamente i benefici terapeutici del mare, ed in particolare quelli dell’esposizione dei corpi all’acqua e all’aria. Il testo descrive la trasformazione dei luoghi e l’introduzone di forme e tipi architettonici specificamente pensati per questo incontro dell’uomo col mare, concentrandosi in particolare sugli effetti sull’architettura delle sperimentazioni e delle pratiche mediche . Ciò che emerge da questo rapporto tra le teorie e le pratiche della cura climatica e la concezione di luoghi e architetture balneari è un processo di interazione fecondo che ha segnato su un lungo periodo l’immagine stessa della villegiatura. Benché i progressi della farmacopea abbiano sostituito le cure climatiche con i trattamenti chimici, l’eredità di questa relazione complessa tra essere uomano e natura persiste nella centralità che lo spazio naturale ha ancora all’interno dell’incessante processo di reinvenzione dell’immaginario turistico contemporaneo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.