RAZIONALE DELLO STUDIO. La tecnica di Lich-Gregoir rappresenta un’antica metodica chirurgica antireflusso tuttora ancora utilizzata soprattutto dagli urologi dell’adulto e dai chirurghi esperti nel trapianto di rene. Per la recente proposta di una sua attuazione per via laparoscopica, è tornata ad essere di interesse anche per il chirurgo pediatra. Essa viene realizzata per via extra- vescicale con allungamento dell’uretere sottomucoso estendendo il tratto muscolare sottoureterale dall’esterno senza aprire la vescica. METODI. Riportiamo due casi eseguiti con approccio laparoscopico presso il nostro Istituto. RISULATI. La prima paziente, anni 5,femmina,presentava una recidiva di reflusso vescico-ureterale (RVU) destro di III grado, trattato endoscopicamente 6 mesi prima; il secondo paziente,12 mesi, maschio, presentava un RVU di III grado a destra. Il decorso clinico post-operatorio è stato privo di complicanze. Entrambi sono stati dimessi in II giornata post-op. Un follow-up di 14 mesi ha permesso di dimostrare la scomparsa delle infezioni urinarie ricorrenti e la diminuzione ecografica della dilatazione ureterale. CONCLUSIONI. Questo tipo di approccio potrebbe rappresentare l’evoluzione del trattamento mini-invasivo del reflusso vescico-ureterale. Ulteriori studi sono necessari per dimostrare l’efficacia dell’intervento nel tempo, i criteri di eleggibilità dei pazienti affetti da RVU come l’età, il grado di reflusso e l’entità della dilatazione dell’uretere da reimpiantare.

Reimpianto vescico-ureterale extra-vescicale sec. Lich-Gregoir: presentazione di due casi eseguiti per via laparoscopica.

G. Ruggeri;M. Lima
2017

Abstract

RAZIONALE DELLO STUDIO. La tecnica di Lich-Gregoir rappresenta un’antica metodica chirurgica antireflusso tuttora ancora utilizzata soprattutto dagli urologi dell’adulto e dai chirurghi esperti nel trapianto di rene. Per la recente proposta di una sua attuazione per via laparoscopica, è tornata ad essere di interesse anche per il chirurgo pediatra. Essa viene realizzata per via extra- vescicale con allungamento dell’uretere sottomucoso estendendo il tratto muscolare sottoureterale dall’esterno senza aprire la vescica. METODI. Riportiamo due casi eseguiti con approccio laparoscopico presso il nostro Istituto. RISULATI. La prima paziente, anni 5,femmina,presentava una recidiva di reflusso vescico-ureterale (RVU) destro di III grado, trattato endoscopicamente 6 mesi prima; il secondo paziente,12 mesi, maschio, presentava un RVU di III grado a destra. Il decorso clinico post-operatorio è stato privo di complicanze. Entrambi sono stati dimessi in II giornata post-op. Un follow-up di 14 mesi ha permesso di dimostrare la scomparsa delle infezioni urinarie ricorrenti e la diminuzione ecografica della dilatazione ureterale. CONCLUSIONI. Questo tipo di approccio potrebbe rappresentare l’evoluzione del trattamento mini-invasivo del reflusso vescico-ureterale. Ulteriori studi sono necessari per dimostrare l’efficacia dell’intervento nel tempo, i criteri di eleggibilità dei pazienti affetti da RVU come l’età, il grado di reflusso e l’entità della dilatazione dell’uretere da reimpiantare.
2017
atti congresso SICP 2017
31
31
Di Salvo, N.; Ruggeri, Giovanni; Di Lorenzo, F. P.; Lima, Mario
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/610797
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