RAZIONALE DELLO STUDIO. Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo di esperienze nella correzione dell’ernia diaframmatica per via toracoscopica. Ancora dibattuti sono inoltre i criteri di eleggibilità del neonato all’approccio mini-invasivo. METODI. Riportiamo la nostra esperienza sulla correzione toracoscopica dell’ernia diaframmatica congenita postero-laterale (ernia di Bochdalek) in età neonatale. RISULTATI. Negli ultimi 8 anni sono state eseguite 12 riparazioni di ernia di Bockdalek sinistra, di cui due hanno necessitato dell’interposizione del patch in goretex per la chiusura del difetto. Abbiamo osservato al follow-up attuale 2 casi di recidive (una su riparazione primaria del difetto, l’altra con patch) a distanza rispettivamente di 2 e 3 anni dal primo intervento, rioperati in toracoscopia. Non sono state osservate infine complicanze di pertinenza addominale come occlusioni intestinali su briglie o volvoli per malrotazione. CONCLUSIONI. Tutti e 12 i nostri casi rispondevano ai seguenti criteri di scelta: stabilità emodinamica con assenza di cardiopatie maggiori, stato di eucapnia con conseguente pH>7,35, età gestazionale>34 SEG, peso alla nascita>2500 g. Questi, a nostro avviso, dato il buon out-come fino ad ora osservato, possono essere utilizzati al fine di candidare un paziente al trattamento mini- invasivo. Necessitano ulteriori casistiche per capire se l’indicazione al trattamento toracoscopico potrà essere applicata anche a neonati che non superano tali parametri di sicurezza e che presentato quindi caratteristiche a prognosi più sfavorevole.
Di Salvo, N., Ruggeri, G., D'Antonio, S., Maffi, M., Lima, M. (2017). Approccio toracoscopico nell'ernia diaframmatica congenita: esperienza su 12 casi con focus sui criteri di candidabilità al trattamento mini-invasivo..
Approccio toracoscopico nell'ernia diaframmatica congenita: esperienza su 12 casi con focus sui criteri di candidabilità al trattamento mini-invasivo.
G. Ruggeri;M. Lima
2017
Abstract
RAZIONALE DELLO STUDIO. Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo di esperienze nella correzione dell’ernia diaframmatica per via toracoscopica. Ancora dibattuti sono inoltre i criteri di eleggibilità del neonato all’approccio mini-invasivo. METODI. Riportiamo la nostra esperienza sulla correzione toracoscopica dell’ernia diaframmatica congenita postero-laterale (ernia di Bochdalek) in età neonatale. RISULTATI. Negli ultimi 8 anni sono state eseguite 12 riparazioni di ernia di Bockdalek sinistra, di cui due hanno necessitato dell’interposizione del patch in goretex per la chiusura del difetto. Abbiamo osservato al follow-up attuale 2 casi di recidive (una su riparazione primaria del difetto, l’altra con patch) a distanza rispettivamente di 2 e 3 anni dal primo intervento, rioperati in toracoscopia. Non sono state osservate infine complicanze di pertinenza addominale come occlusioni intestinali su briglie o volvoli per malrotazione. CONCLUSIONI. Tutti e 12 i nostri casi rispondevano ai seguenti criteri di scelta: stabilità emodinamica con assenza di cardiopatie maggiori, stato di eucapnia con conseguente pH>7,35, età gestazionale>34 SEG, peso alla nascita>2500 g. Questi, a nostro avviso, dato il buon out-come fino ad ora osservato, possono essere utilizzati al fine di candidare un paziente al trattamento mini- invasivo. Necessitano ulteriori casistiche per capire se l’indicazione al trattamento toracoscopico potrà essere applicata anche a neonati che non superano tali parametri di sicurezza e che presentato quindi caratteristiche a prognosi più sfavorevole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.