All’inizio del XX secolo si assiste a un rapido calo dei prezzi dei prodotti petroliferi importati, e si rese necessario l’intervento del governo per stimolare e incoraggiare le ricerche petrolifere nel nostro Paese. In particolare, si ricorda la legge 19 marzo 1911, n. 250, una pietra miliare nell’industria degli idrocarburi, che concedeva un premio di lire 30 per ogni metro perforato oltre 300 m di profondità “nei fori di trivellazione aventi per oggetto la ricerca del petrolio”. Si tratta di una legge di tipo protezionista, che mirava, secondo lo spirito del tempo, a favorire le ricerche petrolifere in Italia, che ormai si rendeva conto dell’importanza strategica del petrolio per il proprio sviluppo industriale. Riguardo all’intervento pubblico a sostegno dell’industria estrattiva, esso trovò la resistenza dei socialisti e dei liberisti. Tra questi si distinse Luigi Einaudi, il cui saggio I trivellatori di Stato (1911), esprime lucidamente le ragioni della sua opposizione, che del resto era coerente contro tutti gli “assalti alla pubblica pecunia”, prendessero essi la forma di dazi (sul grano, sui manufatti tessili, sui prodotti siderurgici, sugli zuccheri, sui concimi chimici, ecc.), ovvero di sovvenzioni ad industrie artificiose, destinate in perpetuo a non reggersi sulle gambe senza i denari dei contribuenti e dei consumatori.

Macini, P., Mesini, E. (2017). La prima Legge petrolifera nazionale: Luigi Einaudi e i “Trivellatori di Stato” (1911). Milano : Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche.

La prima Legge petrolifera nazionale: Luigi Einaudi e i “Trivellatori di Stato” (1911)

Macini P.
Writing – Original Draft Preparation
;
Mesini E.
Writing – Review & Editing
2017

Abstract

All’inizio del XX secolo si assiste a un rapido calo dei prezzi dei prodotti petroliferi importati, e si rese necessario l’intervento del governo per stimolare e incoraggiare le ricerche petrolifere nel nostro Paese. In particolare, si ricorda la legge 19 marzo 1911, n. 250, una pietra miliare nell’industria degli idrocarburi, che concedeva un premio di lire 30 per ogni metro perforato oltre 300 m di profondità “nei fori di trivellazione aventi per oggetto la ricerca del petrolio”. Si tratta di una legge di tipo protezionista, che mirava, secondo lo spirito del tempo, a favorire le ricerche petrolifere in Italia, che ormai si rendeva conto dell’importanza strategica del petrolio per il proprio sviluppo industriale. Riguardo all’intervento pubblico a sostegno dell’industria estrattiva, esso trovò la resistenza dei socialisti e dei liberisti. Tra questi si distinse Luigi Einaudi, il cui saggio I trivellatori di Stato (1911), esprime lucidamente le ragioni della sua opposizione, che del resto era coerente contro tutti gli “assalti alla pubblica pecunia”, prendessero essi la forma di dazi (sul grano, sui manufatti tessili, sui prodotti siderurgici, sugli zuccheri, sui concimi chimici, ecc.), ovvero di sovvenzioni ad industrie artificiose, destinate in perpetuo a non reggersi sulle gambe senza i denari dei contribuenti e dei consumatori.
2017
UNMIG 1957-2017, 60° dell’Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse
52
53
Macini, P., Mesini, E. (2017). La prima Legge petrolifera nazionale: Luigi Einaudi e i “Trivellatori di Stato” (1911). Milano : Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche.
Macini, Paolo; Mesini, Ezio
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/610351
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact