Pareti dipinte, asce di giada levigata, mosaici di turchese e di piume, lame di ossidiana e manoscritti pittorici componevano quell’universo lontano che chiamiamo arte mesoamericana. Muovendo da una concezione antropologica dell’estetica come “socializzazione dei sensi” – e cioè come un processo di significazione e di valorizzazione dell’esperienza sensibile – il presente volume esplora il senso attribuito alle proprietà materiali di alcuni manufatti artistici mesoamericani. La lucidità della giada, l’iridescenza delle piume e la brillantezza delle pagine dei manoscritti erano infatti percepite nell’antica Mesoamerica come espressioni di una vitalità interna alle cose stesse, di una forza che le rendeva veri e propri attori sociali. Dopo la conquista spagnola, la vita sociale delle cose mesoamericane è proseguita nel loro transitare attraverso “camere delle meraviglie” e collezioni museali dove, esperite da nuovi fruitori, hanno saputo suscitare nuovi processi di significazione. Inseguendo le secolari biografie culturali di alcuni manufatti giunti in Italia nella prima età moderna e tutt’ora conservati in musei italiani ed europei, il lettore è così guidato in un lungo percorso sulle tracce del mutevole e inesauribile senso delle cose.

Domenici, D. (2017). Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell'arte mesoamericana.. Bologna : Bononia University Press.

Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell'arte mesoamericana.

Davide Domenici
2017

Abstract

Pareti dipinte, asce di giada levigata, mosaici di turchese e di piume, lame di ossidiana e manoscritti pittorici componevano quell’universo lontano che chiamiamo arte mesoamericana. Muovendo da una concezione antropologica dell’estetica come “socializzazione dei sensi” – e cioè come un processo di significazione e di valorizzazione dell’esperienza sensibile – il presente volume esplora il senso attribuito alle proprietà materiali di alcuni manufatti artistici mesoamericani. La lucidità della giada, l’iridescenza delle piume e la brillantezza delle pagine dei manoscritti erano infatti percepite nell’antica Mesoamerica come espressioni di una vitalità interna alle cose stesse, di una forza che le rendeva veri e propri attori sociali. Dopo la conquista spagnola, la vita sociale delle cose mesoamericane è proseguita nel loro transitare attraverso “camere delle meraviglie” e collezioni museali dove, esperite da nuovi fruitori, hanno saputo suscitare nuovi processi di significazione. Inseguendo le secolari biografie culturali di alcuni manufatti giunti in Italia nella prima età moderna e tutt’ora conservati in musei italiani ed europei, il lettore è così guidato in un lungo percorso sulle tracce del mutevole e inesauribile senso delle cose.
2017
217
978-88-6923-272-5
Domenici, D. (2017). Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell'arte mesoamericana.. Bologna : Bononia University Press.
Domenici, Davide
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