Matematica e immaginazione nel Rinascimento

During the Renaissance, Western philosophy, also thanks to the reception of Neo-Platonic and Mid-Platonic philosophical literature, puts, within the framework of cognitive functions, a "productive imagination" which definies the boundaries between art and science. Something close to what Goethe's "exact sensitive fantasy": complementary and inseparable from reason, able to projecting the forms conceived in the mind towards the domains of sensitivity. While mathematics is enriched by the productive power of the imagination, the figurative arts, with Brunelleschi, Leonardo, Piero della Francesca, Dürer, assume the rationality of geometry as a condition of their own representative function. The analysis of works of art, scientific and technical treatises, philosophical writings, allows to identify the relationships between reason and fantasy, science and art, mysticism and logic that reach, on the threshold of the Century of Enlightenment, the geometry of Desargues and philosophy by Leibniz

Nel corso del Rinascimento la concezione filosofica occidentale, anche grazie alla ricezione della letteratura filosofica neoplatonica e medioplatonica, introduce, nel quadro della funzioni conoscitive, una "immaginazione produttiva" tale da rimettere in discussione i confini tra arte e scienza. Qualcosa di prossimo a ciò che Goethe chiamerà "fantasia sensibile esatta": complementare e inseparabile dalla ragione, capace di proiettare le forme concepite nella mente verso i domini della sensibilità. Mentre la matematica si arricchisce della potenza produttiva della fantasia, le arti figurative, con Brunelleschi, Leonardo, Piero della Francesca, Dürer, assumono la razionalità della geometria come condizione della loro stessa funzione rappresentativa. L'analisi di opere d'arte, trattati scientifici e tecnici, scritti filosofici, permette di individuare rapporti tra ragione e fantasia, scienza e arte, mistica e logica che raggiungono, alle soglie del Secolo dei Lumi, la geometria di Desargues e la filosofia di Leibniz