Il sistema idrografico di superficie. Il torrente Idice origina il suo corso dalle acque che scendono dal M.te Oggioli (m 1274 s.l.m.) e dal M.te Canda (m 1161 s.l.m.); si distribuiscono inizialmente in un'ampia conca prativa, per poi ricongiungersi al di sotto del rilievo isolato di Cavrenno e scorrere quindi un alveo profondamente incassato. Dopo aver ricevuto a circa 11 chilometri dall'origine le acque del Rio Rizzolano, nei pressi di Bisano allarga il suo alveo mostrando un'evidente azione erosiva di sponda fino a Castel dei Britti; piegando leggermente verso est in località Pizzocalvo a circa 35 chilometri dall'origine riceve in sinistra il torrente Zena, il più importante dei suoi affluenti naturali. Se da Pizzocalvo sino alla via Emila l'alveo dell'Idice si mantiene relativamente incassato, oltre divaga nell'alta pianura formando una serie di meandri caratteristici. E' lungo questo tratto che in località Villanova di Castenaso vi confluiscono le acque del torrente Savena la cui diversione in Idice venne effettuata nel passato per provvedimenti di sistemazione idraulica. A partire dai 30 m s.l.m. e all'incirca nei pressi di Budrio, il torrente corre arginato e giunto poco a sud di Mezzolara subisce una brusca deviazione verso est ricevendo in destra, nei pressi della località Baravano, le acque del torrente Quaderna; prosegue poi con andamento rettilineo sino a confluire nel fiume Reno, quasi di fronte al Santuario della Celletta in comune di Argenta, regolamentato dalla cassa di espansione di Campotto. Dall'origine all'immissione nel fiume Reno ha compiuto un percorso di ….. chilometri. Alcune note aggiuntive sono da riportare per i torrenti Zena e Quaderna che nel passato confluivano nella pianura con bacini idrografici autonomi, prima di venire immessi nel torrente Idice nell'opera di bonifica idraulica succedutasi nei secoli e di cui si accennerà più avanti. Il torrente Zena prende origine in comune di Monghidoro dalle acque che, scendendo dall'Ardigò (m 900 s.l.m.) e dalla Costa Barozzi, scorrono per lungo tratto in una valle profonda, frastagliata e ricoperta da una fitta boscaglia oltre Quinzano e sino a Castello di Zena. In questo tratto riceve in sinistra le acque dei rii di Scanello, Loiano, Barbarolo e Livergnano; in destra quelle dei rii di Gragnano, S. Benedetto del Querceto, Castelnovo di Bisano e del Monte delle Formiche. Dopo il Castello di Zena, ricevute le acque dei rii Marezzano, Riosto e Cavrinzano, prosegue con un percorso tortuoso, tormentato dalla erodibilità delle sponde e dei versanti, fin sotto alla chiesa di Pizzocalvo dove a quota 66 m s.l.m. confluisce nel torrente Idice dopo un percorso dall'origine di ….. chilometri. Il torrente Quaderna prende origine dalle acque che scendono dalle pendici comprese tra il M.te Armato (m s.l.m.) ed il M.te Calderaro (m 580 s.l.m.); la sorgente si trova in comune di Castel S. Pietro Terme e viene denominata del Riofreddo; si rinviene a circa 1,5 km da Montecalderaro in direzione Monterenzio all'interno di un bosco con una piccola area attrezzata per picnic. Il suo alveo si snoda tra i rilievi collinari di Settefonti e di Varignana, con andamento tortuoso a periodicamente interessato da movimenti franosi di diversa entità, sino alla via Emilia in località S. Maria del Quaderna.

La rappresentazione dei caratetri ambientali: idrografia

VIANELLO, GILMO
2005

Abstract

Il sistema idrografico di superficie. Il torrente Idice origina il suo corso dalle acque che scendono dal M.te Oggioli (m 1274 s.l.m.) e dal M.te Canda (m 1161 s.l.m.); si distribuiscono inizialmente in un'ampia conca prativa, per poi ricongiungersi al di sotto del rilievo isolato di Cavrenno e scorrere quindi un alveo profondamente incassato. Dopo aver ricevuto a circa 11 chilometri dall'origine le acque del Rio Rizzolano, nei pressi di Bisano allarga il suo alveo mostrando un'evidente azione erosiva di sponda fino a Castel dei Britti; piegando leggermente verso est in località Pizzocalvo a circa 35 chilometri dall'origine riceve in sinistra il torrente Zena, il più importante dei suoi affluenti naturali. Se da Pizzocalvo sino alla via Emila l'alveo dell'Idice si mantiene relativamente incassato, oltre divaga nell'alta pianura formando una serie di meandri caratteristici. E' lungo questo tratto che in località Villanova di Castenaso vi confluiscono le acque del torrente Savena la cui diversione in Idice venne effettuata nel passato per provvedimenti di sistemazione idraulica. A partire dai 30 m s.l.m. e all'incirca nei pressi di Budrio, il torrente corre arginato e giunto poco a sud di Mezzolara subisce una brusca deviazione verso est ricevendo in destra, nei pressi della località Baravano, le acque del torrente Quaderna; prosegue poi con andamento rettilineo sino a confluire nel fiume Reno, quasi di fronte al Santuario della Celletta in comune di Argenta, regolamentato dalla cassa di espansione di Campotto. Dall'origine all'immissione nel fiume Reno ha compiuto un percorso di ….. chilometri. Alcune note aggiuntive sono da riportare per i torrenti Zena e Quaderna che nel passato confluivano nella pianura con bacini idrografici autonomi, prima di venire immessi nel torrente Idice nell'opera di bonifica idraulica succedutasi nei secoli e di cui si accennerà più avanti. Il torrente Zena prende origine in comune di Monghidoro dalle acque che, scendendo dall'Ardigò (m 900 s.l.m.) e dalla Costa Barozzi, scorrono per lungo tratto in una valle profonda, frastagliata e ricoperta da una fitta boscaglia oltre Quinzano e sino a Castello di Zena. In questo tratto riceve in sinistra le acque dei rii di Scanello, Loiano, Barbarolo e Livergnano; in destra quelle dei rii di Gragnano, S. Benedetto del Querceto, Castelnovo di Bisano e del Monte delle Formiche. Dopo il Castello di Zena, ricevute le acque dei rii Marezzano, Riosto e Cavrinzano, prosegue con un percorso tortuoso, tormentato dalla erodibilità delle sponde e dei versanti, fin sotto alla chiesa di Pizzocalvo dove a quota 66 m s.l.m. confluisce nel torrente Idice dopo un percorso dall'origine di ….. chilometri. Il torrente Quaderna prende origine dalle acque che scendono dalle pendici comprese tra il M.te Armato (m s.l.m.) ed il M.te Calderaro (m 580 s.l.m.); la sorgente si trova in comune di Castel S. Pietro Terme e viene denominata del Riofreddo; si rinviene a circa 1,5 km da Montecalderaro in direzione Monterenzio all'interno di un bosco con una piccola area attrezzata per picnic. Il suo alveo si snoda tra i rilievi collinari di Settefonti e di Varignana, con andamento tortuoso a periodicamente interessato da movimenti franosi di diversa entità, sino alla via Emilia in località S. Maria del Quaderna.
2005
Valli di Zena, Idice e Sillaro. Percorsi nel tempo tra storia e realtà
18
21
Vianello G.
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