Il sistema orografico. La testata dei bacini dell'Idice e del Sillaro, ricadente totalmente in territorio toscano, presenta un allineamento da sud-ovest verso nord-est caratterizzato dai rilievi dei monti Oggioli (m 1274 slm); Canda (m 1161 slm), Tre Poggiolo (m. 955 slm) e Taverna (m 955 slm). Da tale allineamento si dipartono una serie di crinali, orientati da sud sud-ovest a nord nord-est e disposti parallelamente tra loro, che separano le vallate dei torrenti Idice e Sillaro e dei loro affluenti principali. La linea di crinale posta più ad occidente divide la vallata del Savena da quella dell'Idice dipartendosi dal M.te Oggioli, passante per Filigare e proseguendo lungo la cresta che unisce Monghidoro a Loiano. A circa metà strada di quest'ultima lo spartiacque principale si biforca: a sinistra proseguendo oltre Loiano con le balze di Livergnano, Barbarolo e della Guardia, le alture di Riosto, di Gorgognano, di M.te Calvo (m 380 s.l.m.), della Croara (m 192 s.l.m.) e di Miserazzano (m. 285 s.l.m.) fino a San Lazzaro;a destra caratterizzato dapprima dai monti di Gragnano, poi da quelli di Casola Canina con l'emergenza del monte della Zena o delle Formiche (m 650 s.l.m.). Questa linea di cresta separa le acque del torrente Zena da quelle del torrente Idice. Dal monte Canda (m 1161 s.l.m.), sopra Pietramala, si diparte lo spartiacque, che divide il bacino dell'Idice da quello del Sillaro, caratterizzato dalle emergenze montuose di Monterenzio, di Cà Lombretto e di Rignano (M.te Vignale?). Lo spartiacque si dirama poi verso sinistra con le elevazioni in sequenza di M.te Armato, M.te Bugnolo, del poggio di Settefonti (m 289 s.l.m.), dei monti di Ciagnano (m 377 s.l.m.), Arligo (m. 354 s.l.m.) a S.Andrea di Ozzano; verso destra con le elevazioni di Sassuno, e poi dei monti Calderaro (m 580 s.l.m.) e di Liano, e dei colli di Varignana (m 230 s.l.m.). Quest'ultima linea fa da spartiacque tra il torrente Quaderna ed il torrente Sillaro. Infine, dipartendosi dal M.te Taverna (m 955 s.l.m.) e proseguendo con l'elevazione del Belvedere (m 1140 s.l.m.) inizia la linea di spartiacque tra i bacini del Sillaro e del Santerno, che prosegue per Sassoleone e Pieve di Gesso. Da qui una biforcazione verso sinistra con le emergenze di M.te di Sopra, di Sassatello, di M.te Merlo, di San Martino in Pedriolo, di M.te del Re (m 307 s.l.m.) e verso destra con le alture di Dozza e di M.te Catone delimita verso valle il bacino del torrente Sellustra. A ridosso delle ultime propaggini collinari si rinviene verso nord la fascia dell'alta pianura, compresa tra i 100 ed i 50 m s.l.m., formata da sedimenti fluviali che allo sbocco delle valli hanno dato origine a forme geomorfologiche a guisa di ventaglio piano - convesse e dolcemente ondulate, note con il nome di "conoidi", che si vanno deprimendo a nord della via Emilia protendendosi verso la bassa pianura. A partire dalla isoipsa 50 m s.l.m. si ha una progressiva diminuzione di quota secondo fasce che presentano andamento pressoché parallelo alla via Emilia; particolarmente significativa la curva di livello 10 m s.l.m. che in corrispondenza degli alvei dei torrenti Idice e Sillaro "penetra" verso le quote più basse evidenziandone la significativa azione di deposito dei sedimenti alluvionali sviluppatasi nel tempo. Più a nord in corrispondenza della confluenza dei torrenti Idice e Sillaro nel Reno si ha la chiusura del loro sistema idrografico con valori di quota inferiori ai 5 metri s.l.m.

Gherardi M., Vianello G. (2005). La rappresentazione dei caratetri ambientali: altimetria e climatologia. MONZUNO (BO) : Gruppo Studi Savena Setta Sambro.

La rappresentazione dei caratetri ambientali: altimetria e climatologia

GHERARDI, MASSIMO;VIANELLO, GILMO
2005

Abstract

Il sistema orografico. La testata dei bacini dell'Idice e del Sillaro, ricadente totalmente in territorio toscano, presenta un allineamento da sud-ovest verso nord-est caratterizzato dai rilievi dei monti Oggioli (m 1274 slm); Canda (m 1161 slm), Tre Poggiolo (m. 955 slm) e Taverna (m 955 slm). Da tale allineamento si dipartono una serie di crinali, orientati da sud sud-ovest a nord nord-est e disposti parallelamente tra loro, che separano le vallate dei torrenti Idice e Sillaro e dei loro affluenti principali. La linea di crinale posta più ad occidente divide la vallata del Savena da quella dell'Idice dipartendosi dal M.te Oggioli, passante per Filigare e proseguendo lungo la cresta che unisce Monghidoro a Loiano. A circa metà strada di quest'ultima lo spartiacque principale si biforca: a sinistra proseguendo oltre Loiano con le balze di Livergnano, Barbarolo e della Guardia, le alture di Riosto, di Gorgognano, di M.te Calvo (m 380 s.l.m.), della Croara (m 192 s.l.m.) e di Miserazzano (m. 285 s.l.m.) fino a San Lazzaro;a destra caratterizzato dapprima dai monti di Gragnano, poi da quelli di Casola Canina con l'emergenza del monte della Zena o delle Formiche (m 650 s.l.m.). Questa linea di cresta separa le acque del torrente Zena da quelle del torrente Idice. Dal monte Canda (m 1161 s.l.m.), sopra Pietramala, si diparte lo spartiacque, che divide il bacino dell'Idice da quello del Sillaro, caratterizzato dalle emergenze montuose di Monterenzio, di Cà Lombretto e di Rignano (M.te Vignale?). Lo spartiacque si dirama poi verso sinistra con le elevazioni in sequenza di M.te Armato, M.te Bugnolo, del poggio di Settefonti (m 289 s.l.m.), dei monti di Ciagnano (m 377 s.l.m.), Arligo (m. 354 s.l.m.) a S.Andrea di Ozzano; verso destra con le elevazioni di Sassuno, e poi dei monti Calderaro (m 580 s.l.m.) e di Liano, e dei colli di Varignana (m 230 s.l.m.). Quest'ultima linea fa da spartiacque tra il torrente Quaderna ed il torrente Sillaro. Infine, dipartendosi dal M.te Taverna (m 955 s.l.m.) e proseguendo con l'elevazione del Belvedere (m 1140 s.l.m.) inizia la linea di spartiacque tra i bacini del Sillaro e del Santerno, che prosegue per Sassoleone e Pieve di Gesso. Da qui una biforcazione verso sinistra con le emergenze di M.te di Sopra, di Sassatello, di M.te Merlo, di San Martino in Pedriolo, di M.te del Re (m 307 s.l.m.) e verso destra con le alture di Dozza e di M.te Catone delimita verso valle il bacino del torrente Sellustra. A ridosso delle ultime propaggini collinari si rinviene verso nord la fascia dell'alta pianura, compresa tra i 100 ed i 50 m s.l.m., formata da sedimenti fluviali che allo sbocco delle valli hanno dato origine a forme geomorfologiche a guisa di ventaglio piano - convesse e dolcemente ondulate, note con il nome di "conoidi", che si vanno deprimendo a nord della via Emilia protendendosi verso la bassa pianura. A partire dalla isoipsa 50 m s.l.m. si ha una progressiva diminuzione di quota secondo fasce che presentano andamento pressoché parallelo alla via Emilia; particolarmente significativa la curva di livello 10 m s.l.m. che in corrispondenza degli alvei dei torrenti Idice e Sillaro "penetra" verso le quote più basse evidenziandone la significativa azione di deposito dei sedimenti alluvionali sviluppatasi nel tempo. Più a nord in corrispondenza della confluenza dei torrenti Idice e Sillaro nel Reno si ha la chiusura del loro sistema idrografico con valori di quota inferiori ai 5 metri s.l.m.
2005
Valli di Zena, Idice e Sillaro. Percorsi nel tempo tra storia e realtà
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Gherardi M., Vianello G. (2005). La rappresentazione dei caratetri ambientali: altimetria e climatologia. MONZUNO (BO) : Gruppo Studi Savena Setta Sambro.
Gherardi M.; Vianello G.
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