Il saggio si propone di analizzare la pittura trecentesca presente presso la chiesa e il convento dei Domenicani di Imola. Fra questi si segnala con attenzione la decorazione del capitolo del convento ed in particolare i recenti rinvenimenti, che consistono in una Imago Pietatis e due santi domenicani la cui attribuzione è possibile riferire al Maestro della Crocifissione Campana, una personalità sottratta dall’autore del saggio al catalogo dell’altrimenti noto Pseudo Jacopino di Francesco. L’aggiunta consente di rafforzare l’opinione secondo cui un cospicuo gruppo di dipinti fra cui il Crocifisso di San Giovanni in Monte debba essere considerato come operato di un autonomo e caratterizzato pittore della prima generazione gotica bolognese. Inoltre i numerosi dipinti che decorano la cappella delle Laudi vengono esaminati dettagliatamente, procedendo alla distinzione delle mani e ad una approssimativa collocazione cronologica espressa in ragione dei confronti proposti con in maggiori fatti della pittura emiliana del quattordicesimo secolo.
A. Volpe (2008). Pittura gotica nella chiesa e nel convento dei Predicatori. IMOLA : Editrice La Mandragora.
Pittura gotica nella chiesa e nel convento dei Predicatori
VOLPE, ALESSANDRO
2008
Abstract
Il saggio si propone di analizzare la pittura trecentesca presente presso la chiesa e il convento dei Domenicani di Imola. Fra questi si segnala con attenzione la decorazione del capitolo del convento ed in particolare i recenti rinvenimenti, che consistono in una Imago Pietatis e due santi domenicani la cui attribuzione è possibile riferire al Maestro della Crocifissione Campana, una personalità sottratta dall’autore del saggio al catalogo dell’altrimenti noto Pseudo Jacopino di Francesco. L’aggiunta consente di rafforzare l’opinione secondo cui un cospicuo gruppo di dipinti fra cui il Crocifisso di San Giovanni in Monte debba essere considerato come operato di un autonomo e caratterizzato pittore della prima generazione gotica bolognese. Inoltre i numerosi dipinti che decorano la cappella delle Laudi vengono esaminati dettagliatamente, procedendo alla distinzione delle mani e ad una approssimativa collocazione cronologica espressa in ragione dei confronti proposti con in maggiori fatti della pittura emiliana del quattordicesimo secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.