La convinzione che la pubblicità delle opinioni separate sia tipica della tradizione giuridica dei paesi di common law e atipica in quella dei paesi di civil law, costituisce un luogo comune progressivamente sfatato da dottrina tanto cospicua quanto persuasiva . Tant’è che la congenialità della formale pubblicità, o almeno dell’informale pubblicizzazione, delle opinioni individuali si rivela, rispetto alla stessa configurazione « dialettico - retorica del ragionamento giudiziario », patrimonio di culture giuridiche di gran lunga precedenti all’epoca rivoluzionaria del XVIII secolo e taluno riconduce lo stesso principio della segretezza all’esigenza di arginare l’eventualità di opinioni separate all’interno dei collegi giudicanti . Se le radici storiche dell’opinione dissenziente vanno collocate tanto lontano nel tempo, allora esse possono sottrarsi alla vulgata secondo cui il dissenso avrebbe matrice esclusivamente anglosassone. Ai fini del presente studio, pertanto, appare opportuno raffigurare l’evoluzione storico-giuridica della struttura della decisione giudiziale ripercorrendo i passaggi che dal diritto romano hanno condotto al diritto europeo attuale, attraverso le fasi intermedie del diritto germanico, del diritto medievale, del diritto comune, del diritto dell’età moderna e infine di quello della rivoluzione, prima, e della restaurazione, poi. Fasi il cui sviluppo ha generato la differenziazione fra logiche e sistemi giuridici alternativi, confluita nella nota distinzione fra ordinamenti di common law e ordinamenti di civil law che, come affermato in premessa e come argomentato nel corso del ragionamento, oggigiorno incide solo parzialmente sull’efficacia dell’istituto in esame .
Ferioli, E. (2017). Le origini storiche dell'opinione individuale dei giudici. Torino : Giappichelli.
Le origini storiche dell'opinione individuale dei giudici
FERIOLI, ELENA
2017
Abstract
La convinzione che la pubblicità delle opinioni separate sia tipica della tradizione giuridica dei paesi di common law e atipica in quella dei paesi di civil law, costituisce un luogo comune progressivamente sfatato da dottrina tanto cospicua quanto persuasiva . Tant’è che la congenialità della formale pubblicità, o almeno dell’informale pubblicizzazione, delle opinioni individuali si rivela, rispetto alla stessa configurazione « dialettico - retorica del ragionamento giudiziario », patrimonio di culture giuridiche di gran lunga precedenti all’epoca rivoluzionaria del XVIII secolo e taluno riconduce lo stesso principio della segretezza all’esigenza di arginare l’eventualità di opinioni separate all’interno dei collegi giudicanti . Se le radici storiche dell’opinione dissenziente vanno collocate tanto lontano nel tempo, allora esse possono sottrarsi alla vulgata secondo cui il dissenso avrebbe matrice esclusivamente anglosassone. Ai fini del presente studio, pertanto, appare opportuno raffigurare l’evoluzione storico-giuridica della struttura della decisione giudiziale ripercorrendo i passaggi che dal diritto romano hanno condotto al diritto europeo attuale, attraverso le fasi intermedie del diritto germanico, del diritto medievale, del diritto comune, del diritto dell’età moderna e infine di quello della rivoluzione, prima, e della restaurazione, poi. Fasi il cui sviluppo ha generato la differenziazione fra logiche e sistemi giuridici alternativi, confluita nella nota distinzione fra ordinamenti di common law e ordinamenti di civil law che, come affermato in premessa e come argomentato nel corso del ragionamento, oggigiorno incide solo parzialmente sull’efficacia dell’istituto in esame .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.