Il VII e ultimo libro delle Storie contro i pagani dello spagnolo Orosio (ca. 380-420) si chiude con la descrizione del sacco di Roma del 410, a opera dei Goti di Alarico, evento che è indirettamente all’origine dell’opera stessa. Le Storie infatti furono commissionate da Agostino: concepite ideologicamente come un elenco di catastrofi culminanti nelle invasioni, dovevano dimostrare che i mala avevano colpito l’umanità in ogni tempo, anche in epoca pagana. In contrasto con questa impostazione, Orosio legge la storia secondo un lineare disegno provvidenziale in cui le invasioni barbariche diventano l’occasione di una più efficace diffusione del cristianesimo.
L’occasione del barbaro
ZIOSI, ANTONIO
2012
Abstract
Il VII e ultimo libro delle Storie contro i pagani dello spagnolo Orosio (ca. 380-420) si chiude con la descrizione del sacco di Roma del 410, a opera dei Goti di Alarico, evento che è indirettamente all’origine dell’opera stessa. Le Storie infatti furono commissionate da Agostino: concepite ideologicamente come un elenco di catastrofi culminanti nelle invasioni, dovevano dimostrare che i mala avevano colpito l’umanità in ogni tempo, anche in epoca pagana. In contrasto con questa impostazione, Orosio legge la storia secondo un lineare disegno provvidenziale in cui le invasioni barbariche diventano l’occasione di una più efficace diffusione del cristianesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.