Si può parlare, nella tradizione ebraica, e nell’Antico Testamento, di un vero e proprio genere letterario delle ‘regole per la felicità’. L’esempio più celebre è quello che apre il Salterio («Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, / non resta nella via dei peccatori / e non siede in compagnia degli arroganti, / ma nella legge del Signore trova la sua gioia, / la sua legge medita giorno e notte», Salmo 1, 1-2), ma si contano, nella Bibbia ebraica, più di quaranta ‘Beatitudini’ (addirittura una sessantina nel testo greco dei LXX).
Ziosi, A., Neri, C. (2017). Beatitudini. Bologna : Bononia University Press.
Beatitudini
ZIOSI, ANTONIO;NERI, CAMILLO
2017
Abstract
Si può parlare, nella tradizione ebraica, e nell’Antico Testamento, di un vero e proprio genere letterario delle ‘regole per la felicità’. L’esempio più celebre è quello che apre il Salterio («Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, / non resta nella via dei peccatori / e non siede in compagnia degli arroganti, / ma nella legge del Signore trova la sua gioia, / la sua legge medita giorno e notte», Salmo 1, 1-2), ma si contano, nella Bibbia ebraica, più di quaranta ‘Beatitudini’ (addirittura una sessantina nel testo greco dei LXX).File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.