Il testo presenta uno studio particolareggiato di due episodi di strage ai danni di civili, caratterizzati dalla presenza fascista, che colpirono i paesi di Monchio sull’Appennino modenese il 18 marzo del 1944, e Tavolicci nell’Appennino romagnolo il 22 luglio 1944. La ricostruzione prende in considerazione gli elementi costitutivi delle due diverse dimensioni economico-sociali e i legami che le attraversano, mettendone in evidenza le difficoltà delle condizioni di vita, sensibilmente peggiorate dall’avvicinarsi del fronte. Accumunate da una condivisa prospettiva di estraneità alla guerra, il conflitto sorprende le due comunità aprendo al loro interno contraddizioni e fratture, ma rafforzandone anche i legami tradizionali. Gli equilibri sono messi in crisi dall’interazione con gli altri soggetti attivi sul territorio: gli organi di governo della Rsi, frustrati dal debole riconoscimento della propria autorità e sempre più propensi all’uso di politiche repressive, fondate sulla crescente percezione di pericolosità delle popolazioni; l’azione delle varie formazioni partigiane, caratterizzate da legami più o meno forti con la comunità, che adottano strategie ora aggressive, ora attendiste; le truppe tedesche, i cui metodi di contro-guerriglia antipartigiana, improntati alle esigenze di controllo del territorio e declinati in funzione della cultura di guerra dominante nelle singole unità, colpiscono con durezza le popolazioni. Le drammatiche conseguenze delle stragi sulla vita delle comunità segnano una frattura nelle relazioni tra civili e partigiani, ma determinano anche l’avvio di una fase nuova, nella quale il movimento partigiano prova a dare risposte ad una domanda sociale di governo, attraverso la creazione di embrionali forme di gestione istituzionale di legalità e assistenza a livello territoriale.
Rovatti, T. (2009). Fra politiche di violenza e aspirazioni di giustizia. La popolazione civile vittima delle stragi di Monchio e Tavolicci (1943-1945). Roma : Carocci.
Fra politiche di violenza e aspirazioni di giustizia. La popolazione civile vittima delle stragi di Monchio e Tavolicci (1943-1945)
ROVATTI, TONI
2009
Abstract
Il testo presenta uno studio particolareggiato di due episodi di strage ai danni di civili, caratterizzati dalla presenza fascista, che colpirono i paesi di Monchio sull’Appennino modenese il 18 marzo del 1944, e Tavolicci nell’Appennino romagnolo il 22 luglio 1944. La ricostruzione prende in considerazione gli elementi costitutivi delle due diverse dimensioni economico-sociali e i legami che le attraversano, mettendone in evidenza le difficoltà delle condizioni di vita, sensibilmente peggiorate dall’avvicinarsi del fronte. Accumunate da una condivisa prospettiva di estraneità alla guerra, il conflitto sorprende le due comunità aprendo al loro interno contraddizioni e fratture, ma rafforzandone anche i legami tradizionali. Gli equilibri sono messi in crisi dall’interazione con gli altri soggetti attivi sul territorio: gli organi di governo della Rsi, frustrati dal debole riconoscimento della propria autorità e sempre più propensi all’uso di politiche repressive, fondate sulla crescente percezione di pericolosità delle popolazioni; l’azione delle varie formazioni partigiane, caratterizzate da legami più o meno forti con la comunità, che adottano strategie ora aggressive, ora attendiste; le truppe tedesche, i cui metodi di contro-guerriglia antipartigiana, improntati alle esigenze di controllo del territorio e declinati in funzione della cultura di guerra dominante nelle singole unità, colpiscono con durezza le popolazioni. Le drammatiche conseguenze delle stragi sulla vita delle comunità segnano una frattura nelle relazioni tra civili e partigiani, ma determinano anche l’avvio di una fase nuova, nella quale il movimento partigiano prova a dare risposte ad una domanda sociale di governo, attraverso la creazione di embrionali forme di gestione istituzionale di legalità e assistenza a livello territoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.