Introduzione

"Ma quale senso ha che un ragazzo di 15 anni, che sa contare fino a 5, stia in una classe di scuola secondaria di secondo grado?". A questa domanda, posta durante un corso di formazione da un docente di matematica, ma che probabilmente molti docenti curricolari si pongono, si intende dare una risposta con questo libro, sulla base di una premessa: il diritto di ognuno ad accedere a tutti i contesti di vita e alle conoscenze indispensabili per poter esercitare la cittadinanza. Nei contributi presentati si individuano i principali fattori che possono incidere sull'apprendimento della matematica nella scuola secondaria di secondo grado. In particolare nel primo capitolo, le autrici si interrogano su come progettare un itinerario didattico della matematica nell'ottica dell'inclusione, proponendo una riflessione sul significato epistemologico dei temi matematici e su come possano essere appresi in modo "significativo", integrandosi nella struttura cognitiva dello studente, ponendosi come risorsa per la vita. Nel secondo si affronta la problematica, approfondendola nello specifico rispetto all'inclusione dell'allievo con disabilità intellettiva, descrivendo una metodologia didattica innovativa, in grado di elevare le competenze sia del ragazzo con disabilità sia dei compagni. Il terzo capitolo evdenzia il ruolo formativo della matematica nei percorsi di alternanza scuola-lavoro dei ragazzi con disabilità, un ruolo che viene approfondito grazie alle ulteriori esemplificazioni e alle riflessioni riportate nell'Appendice.